Civiltà del Lavoro, n. 6/2023

74 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 ntra nell’azienda di famiglia nel 1999, per assumerne le redini nel 2002. Oggi Enercom serve oltre 185.000 utenze, rispetto alle 100.000 del 2002, e conta 35 punti vendita a marchio nel Nord Italia e otto centrali idroelettriche. Ci racconta i suoi primi passi e le tappe principali del suo percorso imprenditoriale? Il mio ingresso in azienda è stato graduale. Non mi è stato possibile, in quel momento, vivere esperienze in realtà diverse per una pura questione di tempo, perciò ho ricoperto, certamente con tempistiche accelerate, ruoli diversi nell’ambito amministrativo e operativo. Ciò mi ha permesso da un lato di capire cosa significasse l’impegno costante in mansioni talvolta ripetitive, dall’altro di comprendere il “mestiere” e di riuscire successivamente a relazionarmi con i collaboratori avendo ben presente la quotidianità di ciascuno. Al tempo stesso, ho continuato a seguire mio padre sia nelle sue attività all’interno dell’azienda sia nei momenti di relazione con l’esterno, così da iniziare a comprendere tutte le diverse prospettive. Il suo settore è quello che ha più risentito della recente crisi energetica e del cambio delle abitudini di consumo. Dal suo osservatorio privilegiato, che idea si è fatta? Come Paese, abbiamo trascorso momenti davvero delicati, che forse non tutti sono riusciti a percepire. Ciò non solo per la difficoltà di approvvigionamento delle commodity, legata alle vicende belliche in Russia e Ucraina, ma anche per scelte operate dal Governo centrale, forse senza che vi fosse una conoscenza approfondita delle regole e delle relazioni alla base del sistema energetico del Paese. A mio avviso manca da tempo, del resto, un piano energetico, una politica energetica con una visione di medio e lungo periodo, necessari per un mercato come il nostro, nel quale gli investimenti per le infrastrutture evidentemente sono ingenti e richiedono certezze e stabilità. Non possiamo dire oggi che tutto sia superato. È cambiato lo scenario, certamente, ma la vulnerabilità resta, pur legata a fattori diversi. La sua attenzione al capitale umano è testimoniata dalla nascita di Enercom Academy. Quali i percorsi di formazione attivati e quante le ore di aula erogate? Crediamo molto nella formazione, nella crescita nostra e dei nostri collaboratori come persone e come professionisti. Questo ci ha portati a individuare uno strumento E Il “mestiere” di dare energia CROTTI: IL SEGRETO DEL SUCCESSO? IL LAVORO DI SQUADRA CRISTINA CROTTI Industria energia

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