Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2023

21 Civiltà del Lavoro | agosto • settembre • ottobre 2023 PRIMO PIANO ANNA TOSO Liberal Arts and Sciences Qual è il suo ricordo più vivido della cerimonia al Quirinale? Stringere la mano al Presidente Mattarella è il momento che più mi è rimasto impresso. Mi ha permesso di riflettere su quanto le autorità, spesso percepite distanti e irraggiungibili, siano esseri umani come tutti noi, con grandi responsabilità sulle spalle. Che cosa rappresenta per lei essere Alfiere del Lavoro? Tale riconoscimento rafforza il mio legame con la Repubblica Italiana. Questo Paese rappresenta le mie radici, grazie alle quali posso mettere in gioco i valori con cui sono cresciuta ogni qualvolta interagisca con persone di bagagli culturali diversi. È quando mentalità differenti si incontrano che si ottegono le migliori risposte alle sfide, locali e globali. Come è nata la scelta universitaria? L’interdisciplinarietà e la possibilità di interagire quotidianamente con studenti internazionali hanno guidato la mia scelta universitaria. In Italia non sono riuscita a trovare un corso che soddisfacesse entrambe, ho quindi concentrato le mie ricerche all’estero. Sono inoltre convinta che, oltre al valore accademico, l’esperienza di vita in un altro paese contribuisca alla crescita personale e allo sviluppo di una mentalità aperta. Che cosa le piacerebbe fare “da grande”? Nella mia futura carriera spero di poter lavorare nell’ambito delle relazioni internazionali, unendo i miei interessi per la diplomazia e l’economia politica. Risulta oggi evidente quanto la geopolitica domini lo scenario globale, spesso con effetti estremamente negativi. Vorrei poter dare il mio contributo nel cambiare queste dinamiche per il meglio. Lavorare all’estero è un’opzione che mette in campo? Sì, non chiudo nessuna porta a priori, dentro o fuori Italia. In generale, l’ambito in cui vorrei lavorare mi spinge a cercare opportunità all’estero. A ciò si aggiunge la mia curiosità verso ciò che non conosco ed è diverso dalle mie abitudini. A parte lo studio, quali sono le sue più grandi passioni e/o interessi? Amo viaggiare, leggere, la palestra e cogliere ogni opportunità per conoscere nuove persone e ambienti. FEDERICA VENTURELLI Farmacia Cosa l’ha emozionata di più della giornata al Quirinale? Il momento in cui ho stretto la mano al Presidente della Repubblica è stato quello che mi ha dato più gioia. Il Presidente Mattarella ha cercato di mettermi a mio agio e questo ha sciolto la tensione accumulata nei minuti precedenti aspettando che chiamassero il mio nome. In quella occasione ha conosciuto altri Alfieri. Cosa sente di avere in comune con loro, a parte gli ottimi risultati scolastici? Ciò che noi Alfieri abbiamo in comune è sicuramente la passione per lo studio che ci porta ad avere questi risultati senza farci pesare l’impegno che dedichiamo alla scuola. La condivisione dell’amore per la cultura ci ha permesso di fare amicizia molto velocemente e vivere tre giorni in un’atmosfera molto piacevole. Perché ha scelto Farmacia? Mi hanno sempre appassionato le materie scientifiche e Farmacia mi sembra una facoltà interessante, che permette di avere diversi sbocchi lavorativi: non solo diventare farmacista, ma anche trovare un’occupazione nel mondo della ricerca, indirizzo che mi incuriosisce e mi interesserebbe particolarmente intraprendere. Pratica ciclismo a livello agonistico. Ha mai pensato a una carriera da sportiva? Nel caso, sarebbe conciliabile con gli studi? Con i soddisfacenti risultati a livello internazionale che ho ottenuto negli scorsi due anni è stato impossibile non pensarci: dall’inizio del 2024 sarò infatti una ciclista professionista. L’impegno sportivo mi occuperà molto tempo e l’università di Farmacia richiede l’obbligo di frequenza, ma con tanta forza di volontà spero di riuscire a conciliare le mie due passioni come ho fatto durante gli anni del liceo. Sport e studio. C’è un “segreto” per ottenere risultati in tutti e due? Personalmente ritengo che lo sport insegni a mantenere la concentrazione quando serve, ad organizzarsi e ad essere precisi. Sono queste le caratteristiche che permettono di avere successo nello studio e, più in generale, anche nella vita. “VORREI LAVORARE NELL’AMBITO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI” “ALL’INIZIO DEL 2024 SARÒ UNA CICLISTA PROFESSIONISTA”

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