Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2023

17 Civiltà del Lavoro | agosto • settembre • ottobre 2023 PRIMO PIANO sizione climatica. È una giusta posizione che però deve essere ponderata con la necessità di assicurare una altrettanto giusta transizione industriale e digitale. Siamo orgogliosi della nostra storia millenaria, di ciò che ci ha lasciato e che ci identifica, anche nelle nostre peculiarità produttive, nell’arte creativa dei maestri del made in Italy. Ma non possiamo rassegnarci a diventare un museo all’aria aperta in un territorio contrassegnato dalla desertificazione industriale. Dobbiamo invece, tutti insieme, impegnarci per favorire quelle occasioni di sviluppo tecnologico e scientifico sostenibile che l’Italia ed il nostro Continente hanno saputo da secoli proporre al mondo intero come esempio virtuoso. ABBIAMO BISOGNO DI VOI Non posso dimenticare che voi siete stati nominati “Cavalieri ed Alfieri del Lavoro”. Il lavoro, quindi, che come ricorda il nostro beneamato Presidente è il fondamento della nostra Carta repubblicana e che, se ci pensiamo bene, dona dignità ad ogni essere umano. Ricordo che, nelle nostre vecchie Carte di identità, ogni persona veniva riconosciuta tale per il suo nome e cognome e per la sua professione. Abbiamo quindi bisogno di voi perché senza il vostro impegno e la vostra forza non riusciremo a dare un lavoro dignitoso e quindi gratificante ai tanti giovani e donne che sono ancora marginali nel processo produttivo, con gravi conseguenze anche per quanto riguarda il tasso di natalità e quindi anche la sostenibilità del nostro sistema previdenziale e sociale a cui non vogliamo assolutamente rinunciare. Con questa piena consapevolezza il Governo, sin dall’inizio della legislatura e anche in questa difficile manovra economica, ha concentrato le risorse a sostegno del lavoro e delle famiglie e quindi dell’occupazione femminile. Infine, desidero rivolgere un ringraziamento speciale ai Giovani Alfieri che oggi ricevono il loro ambito riconoscimento. Voi siete il presente ma soprattutto il futuro. Per questo non dovete mai abbassare il livello della vostra ambizione ma anzi premere sempre l’acceleratore sui vostri punti di forza: il Paese ed il mondo ha bisogno della vostra voglia di arrivare che ha spinto molti vostri coetanei del passato, illustri e meno noti, a costruire un’Italia che oggi, nonostante le molte difficoltà, riafferma il suo ruolo di grande attore politico, economico e sociale a livello globale. Abbiamo bisogno delle vostre idee, del vostro sapere e della vostra curiosità, aggiungo del vostro esempio che spero sia recepito dai vostri coetanei. Da parte nostra vi assicuro che vi sarà il massimo sostegno delle istituzioni pubbliche, che oggi qui rappresento, vi sarà il massimo impegno per supportare il vostro virtuoso percorso. Proprio in questi giorni il Parlamento sta esaminando il disegno di legge sul made in Italy, che ha recepito molte delle vostre proposte e richieste. Questa è la strada da seguire. IL “MIX FANTASTICO” DEL MADE IN ITALY Una strada che voi avete imboccato da tempo segnando il vostro successo oggi riconosciuto con questa onorificenza. Ricordo con particolare emozione i miei numerosi anni da Vice Ministro delegato al Commercio Estero: in oltre 300 missioni estere, con decine di migliaia di imprenditori, ho ammirato la forza, la costanza, l’inventiva e molto spesso la sobrietà. Un “mix” fantastico che ha dato origine ai mille e mille volti del nostro made in Italy, espressione della nostra cultura e della nostra storia che ci rende unici e riconoscibili ovunque nel mondo. Di questo vi ringrazio, Cavalieri del Lavoro e giovani Alfieri, per quello che avete fatto, fate e farete per il nostro meraviglioso Paese. Per dirla con il poeta, “c’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che passerà la luce”. Una luce che può venire anche dalle nostre imprese perché da sempre in Italia esse sono espressione di responsabilità e coesione sociale

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