Civiltà del Lavoro, n. 6/2022

93 Civiltà del Lavoro novembre • dicembre 2022 Inoltre, sul fronte degli impieghi stiamo introducendo meccanismi di premialità per le operazioni particolarmente meritevoli. A titolo di esempio, abbiamo stanziato i primi finanziamenti che prevedono una riduzione del tasso di interesse al raggiungimento di target quali la creazione di nuovi posti di lavoro. A proposito di Europa, l’Italia si appresta a mettere in campo le ingenti risorse del PNRR. Un’opportunità unica. Che tipo di lavoro state portando avanti con CDP su questo capitolo? CDP affianca e sostiene lo Stato per attuare il PNRR e fornirà ulteriori fondi per realizzare progetti che altrimenti non avrebbero risorse sufficienti per essere portati a termine. Questo ruolo è particolarmente rilevante nell’attuale contesto economico dove l’incertezza sta mettendo sotto pressione i bilanci delle famiglie, delle imprese e della PA, ma al contempo si stanno aprendo nuove opportunità per rilanciare gli investimenti pubblici e privati. Alla gestione finanziaria si aggiunge poi il ruolo di CDP come Advisor della PA che diventerà sempre più centrale, soprattutto nella fase di preparazione e implementazione dei progetti dove la carenza di competenze e il fattore tempo continueranno a rappresentare i maggiori elementi di criticità. Quali sono, oggi, i criteri guida nel condurre un’azienda? Le aziende si trovano a operare in uno scenario caratterizzato da sfide globali e crisi continue che impongono lo sviluppo di un nuovo modello sostenibile da un punto di vista economico, sociale e ambientale. Questo vuol dire che chi fa impresa, oggi, deve perseguire almeno due obiettivi fondamentali: uno relativo al raggiungimento di target di crescita, redditività, profitto e l’altro che guardi all’etica sociale e alla sostenibilità. I due target sono uniti e complementari. Abbiamo bisogno di avere leader che comprendano e sposino questa visione. Cosa ha provato quando è stato nominato Cavaliere del Lavoro? Il conferimento di questa importante onorificenza è motivo di enorme orgoglio per me che ho scelto di dedicare gran parte del mio percorso professionale al servizio della “cosa pubblica”, che implica impegno e continua dedizione allo sviluppo del Paese. È un riconoscimento che devo per gran parte grazie alla lunga esperienza alla guida di Cassa Depositi e Prestiti. Si tratta dunque di una doppia soddisfazione per l’onorificenza in sé e per il significato profondo che ad essa mi lega.

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