Civiltà del Lavoro, n. 6/2022

Uno dei “motori” fondamentali e imprescindibili è la ricerca, che in Aquafil rappresenta il cuore: personalmente non credo alla decrescita felice o allo sviluppo di una società sostenibile. Per raggiungere questo tipo di società occorre rovesciare, letteralmente, il sistema attuale e “scoprirne” uno nuovo, molto più simile a quello naturale. Il modello d’ispirazione può essere raggiunto non così facilmente e solo la ricerca ci apre strade, soluzioni, porte. In Aquafil continuiamo ad investire sempre maggiori risorse, partendo dai giovani talenti. Credo inoltre che in una parte dei consumatori si sia radicata l’idea che ci sia bisogno di cambiare le cose e noi, dal canto nostro, dobbiamo accompagnare questi processi: il consumo responsabile e intelligente rappresenta una leva importante. E solo la tecnologia ci può aiutare in questo processo di riconversione. Dobbiamo sempre più mettere assieme sostenibilità e digitalizzazione per rendere più efficiente e intelligente il modo di produrre e di consumare. Può sembrare banale ma non lo è: ci sono voluti anni di studio e di investimenti per creare una tecnologia che prima non c’era. Nel 2011 prende il via la prima produzione di ECONYL®, nylon completamente rigenerato e rigenerabile, oggi fra gli ingredienti più ricercati sui mercati tessili internazionali. ECONYL®è una rivoluzione, un sogno che si avvera. Grazie ad una sorta di scatola magica, i rifiuti e i prodotti giunti alla fine del loro ciclo di utilizzo vengono trasformati e tornano ad essere la materia prima dalla quale si era partiti per produrli. Grazie alle sue caratteristiche chimiche ECONYL® può essere rigenerato all’infinito. È per questo, infatti, che si parla di rigenerazione (nuova nascita) e non di riciclo. E a beneficiarne è la natura prima di tutto. Questo processo di ricerca è stato lunghissimo, ma in realtà posso dire che è appena iniziato. Purtroppo, oggi siamo abituati a consumare prodotti secondo la logica del “prendi, consuma e butta via”, mentre l’economia circolare chiede di avere una attenta cura per noi e per l’ambiente. Questo è il vero futuro dell’economia. Risparmiare risorse, dare nuova vita a materiali altrimenti irrecuperabili, operare nel modo più efficiente per creare valore lungo la filiera e per il territorio sono gli obiettivi ambiziosi che, passo dopo passo, hanno portato il Gruppo Aquafil dove è oggi. Certo, innovare non è un percorso privo di ostacoli, e serve forse più tempo per entrare a regime, ma anno dopo anno si diventa più efficienti. Poi sono fiducioso che l’ecodesign ci farà fare un grande balzo in avanti, perché ricordo che ad oggi stiamo riciclando prodotti che non nascono per essere riciclati. Penso come sarà più semplice quando, nel giro di qualche anno, torneranno indietro prodotti studiati per entrare senza difficoltà nel circuito del riciclo e in impianti predisposti ad hoc. Uno dei temi sui quali siamo al momento maggiormente impegnati riguarda l’inquinamento da microplastiche. Abbiamo messo a punto un sistema di rilevazione – misurazione delle microfibrille assiema al Cnr. Attualmente, è al vaglio delle autorità europee per diventare norma ufficiale. Questo protocollo standard per la misurazione del rilascio di microplastiche ha la caratteristica di essere estremamente preciso e scientificamente ineccepibile, nonché utile per combattere il fenomeno evitando le polemiche di chi non vuole il cambiamento. A supporto di tutto ciò, dei progetti delle iniziative degli impegni, è importante che alcuni cambiamenti avvengano anche oltre che nella legislazione anche nei procedimenti degli istituti di credito, che già hanno dimostrato una certa sensibilità rispetto a questi temi e a queste scelte. I criteri Esg peseranno sempre di più nelle scelte degli investitori, anche se le “metriche” sono ancora agli albori. Ci vorrà ancora qualche anno per vederne tutti gli effetti. La DNF – Dichiarazione Non Finanziaria diventerà più importante dello stesso bilancio; diciamo che si tratta di un’altra rivoluzione che richiederà un buon investimento nella formazione sia per le aziende sia per gli istituti di credito. Dobbiamo sempre più mettere assieme sostenibilità e digitalizzazione per rendere più efficiente e intelligente il modo di produrre e di consumare 57 FOCUS Civiltà del Lavoro novembre • dicembre 2022 Giulio Bonazzi è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2013. È presidente e amministratore delegato di Aquafil. Ha trasformato l’azienda di famiglia in un attore globale del settore tessile e dell’economia circolare. Nei primi anni ’90 Aquafil muove i primi importanti passi sulla via della sostenibilità fino ad arrivare ai primi anni del 2000 quando arriva l’intuizione del nylon rigenerato “ECONYL”. Oggi il Gruppo è leader nella ricerca di nuovi modelli produttivi per lo sviluppo sostenibile.Venti gli stabilimenti nel mondo e 2.800 dipendenti

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