Civiltà del Lavoro, n. 6/2022

siste oggi un’Italia che fa l’Italia, pronta alla sfida della crisi climatica. È in corso un’accelerazione verso un’economia più a misura d’uomo che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità e sui territori”. Ne è convinto Ermete Realacci, Presidente di Symbola, la fondazione che dal 2005 promuove e aggrega le Qualità Italiane puntando su innovazione e sviluppo, bellezza e creatività, capitale umano e territorio. Presidente, il futuro è meno nero di quel che sembra? Se guardiamo il Paese con un occhio meno pigro e più empatico, con più simpatia, è possibile scoprire che, oltre il debito pubblico, le diseguaglianze, l’eccesso di burocrazia, l’illegalità, ci sono anche molti punti di forza che non sappiamo leggere. L’Italia, ad esempio, è capace di grandi primati nel faticoso percorso che la porta alla transizione ecologica: quelli relativi all’economia circolare, per esempio, in cui siamo leader. Siamo il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti, pari all’83,4%, 30 punti percentuali in più rispetto alla media europea e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi industrializzati: risparmiamo così 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 63 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. Nel biennio 2020-2021, inoltre, in Italia il 36% dei consumi elettrici è stato soddisfatto da fonti rinnovabili con una produzione di circa 113,8 TWh. I dati di cui parla sono quelli del Rapporto Greenitaly, lo studio, oggi giunto alla tredicesima edizione, che pubblica ogni anno la Fondazione Symbola, assieme ad Unioncamere. Cos’altro è emerso? Ci sono oltre 531mila aziende che nel quinquennio 20172021 hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green: ha investito il 40,6% delle imprese nell’industria, valore che sale al 42,5% nella manifattura. Guardando alle performance economiche è possibile comprendere anche le ragioni che hanno spinto a questa scelta. Le imprese ecoinvestitrici sono infatti più dinamiche sui mercati esteri rispetto a quelle che non investono e, percentualmente, aumentano di più il fatturato (49% contro 39%) e le assunzioni (23% contro 16%). Questi numeri cosa ci dicono? Che c’è un’Italia che fa della transizione verde un’opportunità per rafforzare l’economia e la società e coinvolge già oggi 2 imprese manifatturiere su 5. Accelerare sulle rinnovabili e sull’efficienza energetica per sostituire i combustibili fossili, oltre a contrastare la crisi climatica, ci rende più liberi e aiuta la pace. È il cuore del futuro. 47 FOCUS Civiltà del Lavoro novembre • dicembre 2022 Intervista a Ermete REALACCI di Brunella GIUGLIANO Ecco l’Italia che guarda AL FUTURO Ermete Realacci “E

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