Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2022

Civiltà del Lavoro settembre • ottobre 2022 80 LIBRI METTERE ALI ALLE RADICI di Maurizio Sella* Seguire l’evoluzione delle settantacinque famiglie raccontate nel volume, vuol dire ripercorrere alcune delle più significative tappe della spinta innovatrice e modernizzatrice che ha portato alla nascita del made in Italy e consentito al nostro Paese di diventare uno dei più industrializzatial mondo. Le aziende a dimensione fami- liare rappresentano il cuore pulsante del tessuto economico e sociale non solo italiano ed europeo, ma globale. In Italia in particolare le imprese familiari sono circa l’85% del totale delle aziende e il 65% delle imprese con fatturato superiore a venti milioni dieuro. Sono numeri significativi, che inquadrano un modello di capitalismo rivolto decisamente al domani. Commetterebbe infatti un errore chi considerasse queste realtà ispirate unica- mente alla conservazione di una posizione acquisita, o al raggiungimento di obiettivi a breve termine. Non è così, non potrebbe esserlo. Chi fa impresa non può mai rimanere fermo, farlo equivarrebbe infatti ad arretrare. Chi intraprende è “condannato” a crescere e quindi a ragionare sul medio e lungo periodo Chi ha una storia sente forte il dovere di garantirne un seguito. E questo, nella realtà delle cose, si traduce nella intraprendenza, nel senso di responsabilità, nella dedizione al lavoro, nella concordia che di generazione in generazione anima non solo i rapporti tra familiari ma, prima ancora, cementa la relazione tra titolari e dipendenti, autentico e inestimabile patrimonio di ogni azienda destinata ad avere successo. È a partire da questi valori che si spiegano i casi, tutt’altro che rari nelle pagine di questo libro, di famiglie che hanno saputo espandersi diversificando l’originaria attività di impresa in nuovi settori produttivi. Dall’industria manifatturiera al design, dalla moda all’agricoltura, dalla farmaceutica alla cantieristica navale, dalla logistica alle grandi infrastrutture, dal credito alla finanza, dall’editoria al turismo, fino alle nuove tecnologie informatiche, le vicende di queste settantacin- que famiglie sono, per usare una bella espressione di Ulrich Beck, un’entusiasmante testimonianza di come si possano mettere ali alle radici. * dalla prefazione al volume “Famiglie e impresa, Storie di Cavalieri del Lavoro” - Marsilio Editori de, coraggiosi e innovativi. La presenza di più insigniti dell’Onorificenza di Cavaliere del lavoro è l’esemplare te- stimonianza di una dedizione assoluta al lavoro e di genia- lità nell’inventare nuovi brevetti o soluzioni produttive. La seconda generazione aveva caratteristiche diverse ma non meno importanti: dovevano credere nell’azien- da e difenderla. E soprattutto avere creatività e origina- lità nel trasformare e rinnovare l’impresa. Le terze e le quarte generazioni, arrivate quando l’econo- mia era in profonda trasformazione, dovevano occuparsi di ampliare l’azienda nel mondo sempre più globalizzato e digitale. Per tutti una grande sfida da raccogliere per portare avanti la crescita dell’impresa”. Fabbricazione della Vespa, primi anni Cinquanta

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