Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2022

na scuola aperta, inclusiva, affettuosa”. È forse questa la definizione più bella e che più restituisce l’idea che ha guida- to Patrizio Bianchi, ordinario di econo- mia applicata all’Università di Ferrara, di cui è stato anche rettore, nel corso della sua espe- rienza da ministro dell’Istruzione nel governo Draghi. Un’esperienza ricca e complessa, data la concomitanza della pandemia, nella quale il docente ha portato con sé anche quanto maturato negli anni da assessore regiona- le alla Scuola, università e lavoro dell’Emilia Romagna. Professor Bianchi, quale bilancio traccia della sua atti- vità da ministro dell’Istruzione con il governo Draghi? Che scuola lascia al prossimo esecutivo? Un bilancio indubbiamente positivo. In questi mesi di governo abbiamo raggiunto due obiettivi precisi: ria- prire la scuola in presenza, dopo la lunga stagione del- la pandemia, e avviare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), un piano di riforme e in- vestimenti senza precedenti che, insieme ad altri inter- venti messi in campo, disegna la strategia per una scuo- la aperta, inclusiva e solidale, affettuosa, come vuole la nostra Costituzione. La grande campagna di vaccinazione realizzata ha con- sentito a settembre un ritorno in classe in presenza e in sicurezza, restituendo a studentesse e studenti la gioia di guardarsi in volto. E allo stesso tempo, grazie agli in- vestimenti senza precedenti del Pnrr, non abbiamo mai perso di vista la scuola del futuro, avviando quel proces- so di trasformazione di cui il nostro sistema educativo ha bisogno. Asili nido e scuole dell’infanzia, palestre e mense scolastiche per estendere il tempo pieno, orien- tamento, formazione continua dei docenti, innovazione e messa in sicurezza degli ambienti di apprendimento: sono solo alcuni dei settori sui quali siamo intervenuti. Abbiamo a disposizione più di 17,5 miliardi di euro e il cammino di riforma e rinnovamento della scuola è già avviato. Sono certo che chi arriverà proseguirà con re- sponsabilità e dedizione. Una delle riforme avviate, e che è stata apprezzata in particolare dagli imprenditori, è quella degli Istituti tecnici Superiori. Quali sono gli obiettivi e quali i pas- saggi affinché entri pienamente a regime? Abbiamo fatto un proficuo lavoro con il Parlamento e approvato una riforma importante per qualificare mag- giormente il nostro sistema di istruzione. Gli ITS rap- presentano un segmento di eccellenza che garantisce alte opportunità lavorative a studentesse e studenti, ma non è ancora abbastanza conosciuto. Per questo abbia- mo strutturato interventi per renderlo maggiormente attrattivo, rafforzando la rete con un quadro normati- vo solido e consolidando il rapporto diretto con i terri- Patrizio Bianchi 61 FOCUS Civiltà del Lavoro settembre • ottobre 2022 A colloquio con Patrizio BIANCHI di Silvia TARTAMELLA COMPETENZE per la ripresa “U

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