Civiltà del Lavoro, n. 2/2022

24 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Foto artpilot © 123RF.com Un altro tema riguarda la semplificazione amministra- tiva, anche per consentire alle imprese di rispettare i tempi, per esempio sulle energie rinnovabili. Si stan- no notando miglioramenti? Un primo segnale è arrivato subito, nell’estate del 2021, con la conversione del primo decreto legge abilitante del Pnrr, il n. 77 su semplificazioni e governance. Con quel provvedimento abbiamo eliminato i principali colli di bottiglia che avrebbero potuto rallentare l’attuazione dei progetti: abbiamo dimezzato i tempi delle autorizza- zioni ambientali, ridotto di oltre la metà quelli per le au- torizzazioni per la banda ultralarga, sbloccato e sempli- ficato l’accesso al superbonus 110%, rafforzato silenzio assenso e poteri sostitutivi, impedito che eventuali ri- corsi al Tar possano bloccare le opere previste dal piano. Naturalmente non basta. Dallo scoppio della guerra in Ucraina abbiamo intensificato il lavoro sulle semplifica- zioni energetiche, varando in pochi mesi un ampio ven- taglio di misure a sostegno del “salto verde” del Paese, tra cui quella che prevede e agevola l’installazione di pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici non sot- toposti a vincolo architettonico, a partire dalle scuole, e la contestuale modifica dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Abbiamo anticipato le mosse dell’Europa, che con il pia- no RePowerEu presentato il 18 maggio dalla Commissio- ne europea, punta a ridurre a 90 giorni in tutta la Ue le procedure di autorizzazione per l’installazione di pan- nelli solari sui tetti e a renderla obbligatoria nel 2026 per i nuovi edifici pubblici e nel 2027 per quelli esisten- ti. Entro il 2026, più in generale, il Pnrr prevede la rein- gegnerizzazione e la digitalizzazione di 600 procedure complesse, al fine di creare un archivio unico, giuridica- mente valido su tutto il territorio nazionale. Siamo già al lavoro per individuarle, settore per settore. Ho indica- to quali devono essere le priorità: gli interventi per ren- dere più semplice la vita dei disabili, degli anziani, delle persone più fragili. Altre misure in rampa di lancio riguardano i controlli sul- le attività produttive, perché il Pnrr richiama esplicita- mente la necessità di “eliminare duplicazioni e interfe- renze”, fenomeni distorsivi che alimentano la burocrazia difensiva e ostacolano la libertà d’impresa. Il disegno di legge sulla concorrenza contiene un’appo- sita delega, ispirata alle migliori esperienze internazio- nali e al Regulatory Enforcement and Inspections Toolkit dell’Ocse, e stiamo già predisponendo i decreti attuati- vi. Un’Italia più semplice è un’Italia più giusta. Cosa potrebbero fare di più le imprese per collabora- re meglio con la Pubblica amministrazione? Da entrambe le parti occorre mettere da parte i pre- giudizi e lavorare nell’interesse che ci accomuna tutti: quello del Paese. Non a caso le due riforme orizzonta- li del Pnrr – Pubblica amministrazione e giustizia – sono volte a migliorare la competitività e il clima economico. Le imprese possono mettere a disposizione esperienze e buone pratiche, la Pa può e deve stare dalla parte dei cit- tadini e delle aziende, abbandonando l’autoreferenzialità che talvolta sembra caratterizzarla e ricordandosi sempre della natura del suo compito: fornire servizi di qualità. Esempi virtuosi di collaborazione li abbiamo già inaugura- ti. “inPA”, il portale del reclutamento, ha visto la preziosa collaborazione di LinkedIn, che è stato il nostro model- Altre misure in rampa di lancio riguardano i controlli sulle attività produttive, perché il Pnrr richiama esplicitamente la necessità di “eliminare duplicazioni e interferenze”, fenomeni distorsivi che alimentano la burocrazia difensiva e ostacolano la libertà d’impresa

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=