Civiltà del Lavoro, n. 2/2022

21 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Lorpm XXXXXXXXXXX di NOME COGNOME Intervista a Renato BRUNETTA di Paolo MAZZANTI La rivoluzione della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE a Pubblica amministrazione, a livello centrale e forse soprattutto territo- riale, sarà determinante per il succes- so del Piano nazionale di ripresa e resi- lienza. Abbiamo parlato con il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta per capire se la “macchina” riuscirà a rispettare i tempi im- posti dall’Europa. Ministro, la Pa sarà in grado di attuare il Pnrr nei tem- pi previsti, cioè entro il 2026? Io dico di sì. Il Pnrr è un contratto con l’Europa – fondi europei per 191,5 miliardi di euro in cambio di riforme – e i contratti si rispettano. Da 15 mesi lavoriamo per raf- forzare la capacità amministrativa e lasciare in eredità al Paese, dopo il 2026, una Pubblica amministrazione (Pa) più efficiente, più competente e più inclusiva. Una Pa che non lasci indietro nessuno. La rivoluzione è in corso e non abbiamo scelto la strada di una riforma “monstre” che avrebbe richiesto tempi lunghi e difficoltà di attuazione. La riforma contenuta nel piano prevede, al contrario, unmix di interventi norma- tivi e di indirizzo, organizzativi e contrattuali, e una vera politica di accompagnamento. Li ho definiti “strappi” e stanno producendo risultati immediati. Alle leggi e alle tecnologie si affianca uno straordinario investimento sulle persone e sulle competenze, poste al centro della transizione amministrativa, premessa in- dispensabile per il successo della transizione digitale ed ecologica. Per rispondere alla sua domanda: sì, le nostre ammini- strazioni saranno in grado di attuare il Pnrr nei tempi previsti. Hanno già iniziato. Nel 2021 sono stati centrati tutti i 51 obiettivi previsti, che ci hanno fatto meritare, dopo l’anticipo di 25 miliardi di agosto, anche la prima rata di 21 miliardi lo scorso aprile. Il 30 giugno ci aspetta il secondo traguardo, altri 47 milestone e target da cen- trare per ottenere 24,1 miliardi di euro. La Pubblica am- ministrazione ce la farà, l’Italia ce la farà. Molti enti territoriali sostengono di non avere il personale e le competenze per realizzare i progetti, partecipare ai bandi, rispettare i tempi. Come risolvere queste carenze? Riepilogo le azioni concrete che abbiamo messo in cam- po. Abbiamo ripristinato il turnover 100%, ma poter as- sumere non basta. Abbiamo allora sbloccato, velocizzato e digitalizzato i concorsi pubblici, rendendo disponibili 45mila posizioni a tempo indeterminato soltanto da giu- gno a dicembre 2021. Contiamo di proseguire al ritmo di 100mila assunzioni l’anno. Abbiamo introdotto proce- dure semplificate per reclutare rapidamente il personale necessario al Pnrr: si stimano oltre un milione di nuovi ingressi a termine, come vuole l’Europa, ma al termi- ne del Pnrr è già stata stabilita per legge una quota del 40% dei posti nei concorsi post 2026 da riservare a chi ha lavorato al piano. Abbiamo realizzato in tempi record un portale, “inPA”, sul modello di LinkedIn Italia, che contiene sei milioni di curricula e permette alle amministrazioni di esten- dere le ricerche ai 16 milioni di iscritti a LinkedIn Ita- L Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione

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