Civiltà del Lavoro, n. 1/2022

51 VITA ASSOCIATIVA Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 Giovati: Maestranze e imprenditori, così bene rappresentati nelle due Federazioni, operano in sintonia per produrre e distribuire ricchezza per salvaguardare dignità, democrazia e progresso civile Sella: Il talento è un asset fondamentale, per altro non è certo un bene che si auto-produce. È compito di tutti gli attori del sistema istituzionale, economico e sociale – e quindi anche dei Maestri del Lavoro e dei Cavalieri del Lavoro – investire in questa risorsa, coltivarla, metterla a sistema, creando le condizioni perché possa esprimere il suo potenziale a beneficio della collettività le due Federazioni – ha aggiunto il numero uno dei Ma- estri del Lavoro Elio Giovati – operano in sintonia per produrre e distribuire ricchezza per salvaguardare di- gnità, democrazia e progresso civile”. Un segno concreto di sinergia tra le due federazioni non poteva che emergere dal comune impegno a favore del- le nuove generazioni. “Trasferire la cultura del fare è fondamentale” ha sotto- lineato Sella e, in questo senso, va il sostegno della Fe- derazione alle iniziative avviate dai Maestri del Lavoro con il progetto “Testimonianza Formativa”. I Cavalieri del Lavoro saranno presenti agli incontri di fi- ne anno con gli Istituti superiori promossi su tutto il ter- ritorio nazionale dai Maestri. Guardando ai giovani, Sella ha ricordato l’impegno dei Cavalieri a sostegno del Collegio Universitario di Meri- to “Lamaro Pozzani”, dove “studenti brillanti sono im- pegnati in percorsi formativi di eccellenza”, e il Premio Alfieri del Lavoro, destinato ai migliori studenti d’Italia. “Riconoscere il valore positivo della formazione aver compreso innanzitutto che se è vero, per un verso, che il talento è un asset fondamentale, per altro non è certo un bene che si auto-produce. È compito di tutti gli attori del sistema istituzionale, economico e sociale – e quin- di anche dei Maestri del Lavoro e dei Cavalieri del La- voro – investire in questa risorsa, coltivarla, metterla a sistema, creando le condizioni perché possa esprimere il suo potenziale a beneficio della collettività. E chi non ha talento – ha concluso Sella – può con l’impegno e la dedizione diventare talentuoso. C’è parità completa, ci sono le prospettive, basta volerlo” . (G.P.)

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