Civiltà del Lavoro, n. 1/2022

43 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 FOCUS CARLO PONTECORVO, nominato Cavaliere del Lavoro nel 2010, è presidente e amministratore delegato di LGR Holding che raggruppa diverse attività. Nel gennaio 2005 LGR Holding SpA acquisisce la società Italaquae, oggi Ferrarelle, di cui diventa presidente e amministratore delegato. La società è proprietaria delle acque minerali Ferrarelle, Vitasnella, Fonte Essenziale, Boario, Santagata, Natìa ed è distributrice in esclusiva per l’Italia del brand Evian Presenzano, in provincia di Caserta, un impianto inno- vativo frutto di un investimento di oltre 40 milioni, cofi- nanziato da Invitialia che produce l’R-pet (Pet riciclato) per le nostre bottiglie e che vendiamo anche sul merca- to, in un modello di economia sempre più circolare che lavoriamo costantemente per affinare e migliorare ulte- riormente. Ad oggi, per esempio, in tutta la gamma del brand Ferrarelle è presente almeno il 50% di plastica ri- ciclata, oltre ad avere anche una linea di bottiglie desti- nata alla ristorazione fuori casa già al 100% realizzata esclusivamente in R-Pet. Più volte ha parlato della necessità di acquisire e ri- lanciare marchi del settore food per creare un polo alimentare del made in Italy. A che punto siamo su questo fronte? Ritengo che investire nel made in Italy significhi valoriz- zare la ricchezza di un Paese che ha tanto da offrire sot- to diversi punti di vista, primo fra tutti proprio il settore alimentare. In questa direzione, il nostro lavoro è volto alla costruzione di nuovi orizzonti ed evoluzioni per mar- chi nuovi e già conosciuti. È quello che abbiamo fatto con Ferrarelle e che coerentemente con questa visione, nel 2017, abbiamo deciso di fare riportando in Italia an- che Amedei, un’azienda toscana di cioccolato artigiana- le di altissima gamma, all’epoca proprietà di fondi esteri. I prodotti alimentari e le bevande sono tra i settori più rappresentativi del made in Italy. Quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza del sistema Italia? In termini dinamici, l’evoluzione dei settori alimentari e bevande è positiva, con una consolidata riconoscibili- tà a livello internazionale. Il tutto, in coerenza con una progressiva specializzazione di importazioni ed esporta- zioni su prodotti che sfruttano le caratteristiche di qua- lità e di tradizione alimentare del nostro Paese. E sono proprio questi i punti di forza del sistema Italia, alla ba- se di una prospettiva di crescita in continua evoluzione. Le abitudini di consumo stanno cambiando? Dalle vo- stre ricerche di mercato, qual è il profilo del consuma- tore di Ferrarelle? Dove vendete di più? Il consumatore di Ferrarelle è attento alla qualità del prodotto, alla ricerca di un’acqua in grado di coniugare gusto, naturalità e benessere. Elementi che sono propri della sua essenza: acqua Ferrarelle, infatti, si distingue per la composizione minerale unica, generata nell’arco di un lungo percorso naturale di oltre trent’anni, nel sotto- suolo tra Lazio e Campania, che la porta a contatto con rocce vulcaniche ricche di numerosi minerali preziosi per l’organismo. Tra i Paesi in cui siamo presenti, sicu- ramente quello italiano è il mercato che possiamo defi- nire più “effervescente”: l’Italia, infatti, è il primo Paese in Europa per consumo di acqua in bottiglia. Quali sono i mercati più promettenti? La pandemia ha cambiato lo scenario e, se sì, in che termini? La pandemia ha sicuramente impattato sullo scenario in- ternazionale, generando nuove prospettive e opportuni- tà di crescita. I mercati più promettenti, su scala globa- le, restano USA e Asia, sui quali si focalizza l’attenzione delle principali imprese del territorio. Ma anche a livello di abitudini di consumo sarà importante, pur all’inter- no delle specificità territoriali, essere attenti e ascolta- re i consumatori rispetto a quanto è cambiato e diffi- cilmente tornerà ad essere com’era: penso ad esempio all’occasione di consumo a lavoro e a casa che con lo smartworking spesso coincidono, così come l’esplosio- ne dell’e-commerce e dei servizi di delivery. Quali scelte di mercato avete in agenda per il futuro? Per il prossimo futuro, guardiamo all’opportunità di con- solidare la nostra presenza nel mercato estero, allo stes- so tempo continuando a generare valore sociale ed eco- nomico nel nostro Paese, l’Italia. (B.G.)

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