Civiltà del Lavoro, n. 1/2022

Dati: rapporto 2021 L'Italia in 10 selfie" della Fondazione Symbola 47 gw di capacità gestita nei 5 continenti primo operatore mondiale rinnovabili Ha il primo operatore mondiale delle rinnovabili (Enel) 90 mld capitalizzazione di mercato 609 mln€ primo esportatore europeo di biciclette 1 Industria legno/arredo prima in Europa in economia circolare 15,5 % su tot europeo paese europeo con maggior numero di imprese di design FOCUS no precluse all’uso di energia elettrica”, aggiunge l’Ad di Enel. L’automobile è un esempio, ma anche le pompe di calore potrebbero in un futuro prossimo sostituire le caldaie attualmente in uso nelle abitazioni. Tuttavia, specifica ancora Starace, “la penetrazione dell’u- so dell’energia elettrica nell’economia del mondo passa attraverso la consapevolezza degli utilizzatori”, ma ciò avviene solo in presenza di alcune condizioni: vantag- gio economico, facilità e sicurezza d’uso. La prova che questo stia avvenendo sta nei dati messi a disposizione dell’International Energy Agency, che dimostrano co- me, anno dopo anno, al crescere della domanda ener- getica nel mondo corrisponda una crescita doppia del- la domanda di energia elettrica. Quest’ultima, dunque, è percepita come una scelta positiva. Cosa implica tut- to questo per gli operatori come Enel? “Il grande sforzo per preparare e gestire in maniera ordinata la progres- siva migrazione verso l’energia elettrica passa attraver- so il rafforzamento e la digitalizzazione di tutte le reti di distribuzione di energia elettrica nel mondo – spiega –. Uno sforzo colossale che richiede l’accompagnamen- to da parte dei Regolatori”. Eppure, fa notare ancora Starace, “per qualche motivo inspiegabile si discute di più di fusione nucleare, che avverrà nel secolo prossi- mo, piuttosto che di quello che bisogna fare per porta- re le reti elettriche all’efficienza necessaria a soddisfa- re i bisogni di domani”. Più in generale l’amministratore delegato di Enel guarda alla transizione energetica co- me un processo inevitabile. E nonostante gli inevitabili contraccolpi negativi che avrà per alcuni, sul lungo pe- riodo gli effetti saranno positivi. “È semplicemente la fine di un ciclo industriale, come ce ne sono stati tan- ti in passato. Dico questo perché spesso c’è una difesa della legacy, di ciò che abbiamo accumulato nel passato, che preclude la visione chiara del futuro che abbiamo davanti”, sottolinea Starace. Si tratta di un tema di vitale importanza per il nostro Pa- ese, privo di fonti fossili e basato su un’economia mani- fatturiera di trasformazione e l’amministratore delegato di Enel non esita a sottolineare come all’Italia interessi “svincolarsi da questa dipendenza il più presto possibi- le”. Da qui l’impegno concreto con la creazione di Enel X, la società del gruppo Enel che si occupa di fornire prodotti e servizi finalizzati a supportare la trasforma- zione energetica – sia a livello domestico che industria- le – nella direzione della sostenibilità. ANGELANTONI: L’obiettivo zero emissioni richiede cambio di mentalità A prendere successivamente la parola è Gianluigi Angelantoni, presidente del Gruppo Ange- lantoni Industrie, che con Sta-

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