Civiltà del Lavoro, n. 1/2022

27 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 FOCUS be essere tale da smentire la graduali- tà. Poi abbiamo una situazione di rating particolarmente complessa. Se prende- te Standard & Poor e Moody’s, i rating sugli emittenti sono coordinati al 98%; se prendete invece le valutazioni di ra- ting di sostenibilità Esg, vedrete che sono coordinati solo fra il 30% e il 60%. Que- sto è molto importante perché una delle cose che più chiedono i clienti, oltre ai finanziamenti, sono gli investimenti dei loro averi in società che siano perfetta- mente complying. C’è quindi un interes- se comune a chiedere che siano date regole comuni e trasparenti a chi dà i rating. Ultimo concetto: semplifi- cando le normative potremmo avere un forte aumento di energia pulita prodotta in Italia. Il merito di aver pro- posto questo metodo preparatorio – ha concluso il pre- sidente dei Cavalieri del Lavoro – è di Franco Bernabè, che il Gruppo centrale ha delegato alla preparazione del convegno nazionale di settembre”. Ha quindi preso la parola il Cavaliere del Lavoro Franco Bernabè , che ha portato i saluti del presidente del Grup- po centrale Vittorio Di Paola, impossibilitato a parteci- pare per motivi di salute. “I convegni di solito sono in- formativi – ha affermato Bernabè – si ascoltano delle dotte relazioni e poi si torna a casa, forse un po’ più ar- ricchiti intellettualmente, ma senza grandi incentivi per fare qualcosa nel futuro. Credo, invece, che i Cavalieri del Lavoro abbiano un ruolo fondamentale nell’econo- mia italiana e le loro imprese sono leader: possono quin- di esprimere molto più di una semplice presa d’atto di un processo trasformativo di grande rilievo, come quel- lo della transizione energetica”. “Con questi workshop – ha spiegato – intendiamo con- sentire ai Cavalieri del Lavoro di esprimere tutto quello che hanno fatto, i loro progetti ma anche le frustrazioni che hanno incontrato, per poi raccogliere tutti i contri- buti e discuterli nel convegno al quale inviteremo il go- verno e gli presenteremo le nostre conclusioni, le nostre proposte e il potenziale che i Cavalieri del Lavoro han- noda esprimere. In questi workshop affrontiamo i tre te- mi che, a mio modo di vedere, investono più in profon- dità il processo di transizione energetica”. Bernabè è entrato poi nel dettaglio degli argomenti del ciclo dei workshop. “Il primo – ha spiegato – è il tema dell’elettrificazione, che riguarda tutta l’industria ma- nifatturiera perché impone un ripensamento di intere catene del valore, una trasformazione epocale rispetto a quello che è stato fatto nel corso di tutto il Novecen- to. Il secondo tema, che riguarderà il prossimo workshop, è quello dell’eco- nomia circolare, dei carburanti sintetici e di tutto quello che può essere fatto, in termini di innovazione, per promuovere un utilizzo più razionale delle risorse. Il terzo workshop verrà dedicato al tema del ruolo della tecnologia nel proces- sodi transizione energetica. Pensate so- lamente a tutto il tema dell’ottimizzazio- ne di una produzione diffusa di energia elettrica, delle reti e della mobilità so- stenibile”. Dopo aver sottolineato l’im- portanza della semplificazione amministrativa per rea- lizzare gli obiettivi della transizione e gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Bernabè ha prose- guito: “La transizione energetica è una fase epocale del processo industriale cominciato 250 anni fa. Noi siamo vissuti in un mondo, quello delle fonti fossili, nel quale l’energia era disponibile in modo molto abbondante e a bassissimo costo. È vero che ci sono state delle crisi energetiche e i prezzi sono spesso aumentati ma c’è una differenza, come sapete benissimo, fra costo e prezzo. Il costo delle fonti fossili è un costo basso ed è sempre stato basso. Questo ha incentivato prima l’uso del car- bone, poi quello del petrolio e poi del gas. La transizio- ne è un processo che investe tutta l’economia, i modelli di sviluppo industriale così come li abbiamo conosciu- ti. Pensate solamente al tema dell’automotive, sul qua- le si è sviluppata l’industria del Novecento e che costi- tuisce ancora la spina dorsale di una parte importante dell’industria manifatturiera. Purtroppo, i politici spes- La transizione è un processo che investe i modelli di sviluppo industriale così come li abbiamo conosciuti. Basti pensare all’automotive, sul quale si è sviluppata l’industria del Novecento e che costituisce ancora la spina dorsale di una parte importante dell’industria manifatturiera PRIMO WORKSHOP 17 febbraio 2022 11.00-13.00 “IL RUOLO DELL’IMPRESA MANIFATTURIERA NELLA SOSTITUZIONE DELL’ENERGIA FOSSILE”

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