Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

77 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 Se pensa ai prossimi anni, cosa immagina per sé e la sua azienda? “Noi siamo quello che facciamo ripetutamente. Perciò l’eccellenza non è un’azione, ma un’abitudine”. Prendo in prestito le parole di Aristotele perché incita- no l’imprenditore ad essere lungimirante. Il mio compi- to nella Fainplast, che è poi quello tipico dell’imprendi- tore, è quello di far evolvere l’azienda, tenendo conto dei mutamenti della società e del mercato. Spero che la mia visione aziendale possa dimostrarsi sem- pre più efficace; unitamente ai miei figli ritengo di aver dotato la Fainplast di un management capace e visiona- rio; il tempo ci dirà se le azioni strategiche da me volute riusciranno a tradurre la vision in realtà. Nel frattempo continuerò a guidare la Fainplast, accom- pagnando la clientela nelle nuove tecnologie ed offrendo servizi sempre più performanti e ad alto valore aggiunto. Mi vedo quindi impegnato, ancora per molto tempo, a fare quanto di meglio fino ad oggi mi è riuscito. Come descriverebbe il giornodella cerimonia inQuirinale? Il 26 ottobre 2021 è una data che ricorderò sempre con grande emozione; nelle ore immediatamente precedenti la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ho riavvolto il nastro della mia vita per poi realizzare che quel giovane partito tanti an- ni fa da un piccolo paesino delle colline marchigiane ora era atteso nel Palazzo del Quirinale al cospetto del Pre- sidente della Repubblica, per volere della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, alla presenza di talu- ne delle più alte cariche dello Stato. Quando poi il Presidente Mattarella mi ha consegnato il distintivo d’oro dei Cavalieri del Lavoro, mi sono senti- to profondamente orgoglioso di ricevere un riconosci- mento che va oltre i risultati imprenditoriali raggiunti. Nel ricordo delle sensazioni vissute, descriverei il gior- no della cerimonia in Quirinale come “la più alta cele- brazione dell’impegno dell’imprenditore verso una re- sponsabilità etica e sociale nei confronti della Comunità, volta al miglioramento delle condizioni di vita e di lavo- ro dei propri attori”. Ed io, grazie a tutti i miei collaboratori, ho potuto gode- re di un simile privilegio.

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