Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2021

53 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2021 lo scopo è quello di influenzare le persone a compie- re quelle scelte che facciano bene alla salute. Credo sia importante intervenire su questo fronte con team mul- tidisciplinari, per fare qualcosa di totalmente innovati- vo, tecnologicamente avanzato ed eticamente corretto. L’OPINIONE DEGLI ESPERTI Ho ritenuto che fosse ri- levante coinvolgere i massimi esperti di salute, etica e prevenzione di importanti atenei – Bocconi, Cattolica, Luiss, Harvard – per comprendere a fondo quale sia la situazione attuale in Italia e studiare le migliori strate- gie per affrontare la nuova era post-covid. Nell’ultimo rapporto Welfare Index PMI, indagine pro- mossa da Generali e che ha coinvolto 6000 aziende, è emerso che 4 imprese su 10 hanno approntato nuove iniziative in risposta all’emergenza e intendono mante- nerle anche in futuro, ottenendo peraltro un ottimo ri- scontro da parte dei lavoratori: il gradimento è positivo o eccellente nell’88% dei casi - valutazione nettamente superiore alla media generale delle iniziative di welfare. IL TURISMO DELLA SALUTE Ci tengo a fare un inciso sul turismo: se da un lato bisogna incentivare il percorso di prevenzione degli italiani, d’altra parte l’Italia, in par- ticolare il Sud, può essere la patria della salute, facendo leva su una concreta promozione strategica del settore turistico – grazie anche al fatto di essere il secondo pa- ese con l’età media più alta al mondo. Dovremmo coglie- re l’occasione di questo reset per ridefinire un’offerta ricettiva che vada oltre al turismo stagionale, puntando sul benessere e la salute: è innegabile che vivere al Sud allunga la vita e dà alle persone umore positivo, grazie al clima, all’alimentazione sana e alle bellezze culturali e paesaggistiche – “aggiungendo anni alla vita e vita agli anni”, come sostengo ormai da tempo. La Campania, e nello specifico il Cilento, è la patria del- la dieta mediterranea, studiata da Ancel Keys per i suoi effetti benefici sulla prevenzione delle malattie cardio- vascolari e riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. In conclusione, mi rivolgo quindi ad isti- tuzioni, banche, assicurazioni, imprese e fondazioni, af- finché ognuno faccia la propria parte per rispondere alla sfida della salute, per la diffusione della prevenzio- ne e del benessere. Per un’Italia più forte e longeva. LUIGI DE VITA è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 1990. Agli inizi degli anni ’70, razionalizzando i flussi logistici in ambito farmaceutico, promuove un modello globale di distribuzione a valle della produzione, fondato sull’innovazione e sulla moderna organizzazione delle risorse umane. È presidente di Devital, società riconosciuta dal Ministero della Salute come ente formatore autorizzato ad erogare crediti ai professionisti della salute ed esperta nell’organizzazione di congressi, eventi e convegni scientifici Foto boris15 © 123RF.com INTERVENTO

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