Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2021

Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2021 La rivoluzione della SALUTE lle guerre, alle crisi economiche, e al- le pandemie seguono inevitabilmente ricostruzioni urbane, del tessuto eco- nomico e sociale. L’essere umano, per com’è fatto, riesce con fatica a vedere che ogni fine si porta dietro un nuovo inizio. E dopo la tragedia che abbiamo vissuto ci trovia- mo ora all’inizio di una nuova era, che reca con sé nuove sfide e opportunità. E ora che sappiamo cosa ci è stato portato via, dobbiamo indagare ciò che ci viene offerto. Mi occupo, da oltre 60 anni, di salute; le mie aziende col- laborano con i più importanti ospedali, centri di eccellen- za e università del settore. Ed è pertanto facile testimo- niare assieme a tanti altri che in questo campo c’è stata una rivoluzione: dalla ricerca tecnico-scientifica all’uso del digitale c’è stata un’accelerata senza precedenti – di cui soprattutto il nostro Paese necessitava. Sorvolando sugli impatti globali e a livello di sistema, di cui tutti parlano, vorrei soffermarmi sull’effetto che la pandemia ha avuto sull’individuo e sulla percezione che questo ha della sua salute e gli inevitabili riflessi per le aziende. Il Covid ha sottolineato che la salute non è più un fatto individuale, di cui il singolo deve occuparsi in autono- mia, ma è un tema che ha un’importanza collettiva. In- di Luigi DE VITA INTERVENTO A Fotomajestix77 © 123RF.com

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