Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2021

31 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2021 ntusiasmo, voglia di ricominciare, voglia di cogliere il meglio di que- sta fase magica, come l’ha defini- ta il presidente della Federazio- ne dei Cavalieri del Lavoro Sella. È questo il fil rouge che attraver- sa gli interventi della prima tavola rotonda dedicata al rapporto fra la transizione digitale e i giovani. Myrta Merlino introduce gli ospiti e lascia la parola a Le- onardo Ambrosini, cofondatore di Nexsecutive e busi- ness angel, che stimola la platea con riflessioni a metà fra il guru e il nerd. Da informatico specializzato in intelligenza artificiale, Ambrosini descrive l’epoca attuale come la terza più straordinaria dopo quella della comparsa della vita sul- la terra e quella dell’homo sapiens. La vita artificiale “con una prima generazione nata com- pletamente immersa nelle tecnologie digitali” riserva gran- di sorprese ed è certo che in pochi anni “circa la metà dei posti di lavoro che richiedono una qualifica medio- bassa sarà sostituita dalle macchine”, così come è certo che il 70% dei bambini di oggi probabilmente eserciterà un mestiere che oggi ancora non esiste. La formazione pertanto ha una grandissima importanza. Un pensiero che è condiviso anche da Sonia Bonfiglioli, presidente dell’omonimo Gruppo, la quale però esten- de il discorso anche ai cosiddetti “diversamente giova- ni”. La digitalizzazione va introdotta in modo sistema- tico e graduale, tenendo sempre presente la relazione con il territorio. PRIMA TAVOLA ROTONDA: TRANSIZIONE DIGITALE Fiducia e voglia di rischiare UNA RICETTA PER L’ITALIA Bonfiglioli: “Le competenze digitali hanno un altro vantaggio, non hanno genere” Da sinistra: Andrea Riffeser Monti, Davide Dattoli, Sonia Bonfiglioli, Leonardo Ambrosini e Myrta Merlino E di Silvia TARTAMELLA PRIMO PIANO

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