Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2021

13 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2021 ni (cfr. slide 1). Se non bastassero i dati, ci sono i fatti: i 50 gradi di temperatura sfiorati quest’estate in Sicilia e il record di temperature negli Stati Uniti; i ghiacci al Po- lo nord e in Groenlandia ai minimi; le paurose alluvioni in Germania e in Belgio; i gravi incendi in Sardegna, in Calabria e in California; il potente uragano Ida negli Sta- ti; la tromba d’aria che ha devastato Pantelleria qualche giorno fa. E l’elenco, ahimè, potrebbe continuare a lungo. Ci rendiamo conto che si sta realizzando proprio quello che da tempo veniva previsto, come conseguenza dell’in- cremento delle temperature? Consideriamo i dati scien- tifici sull’aumento delle temperature nell’ultimo secolo e negli ultimi 40 anni, nonché quelli dell’aumento dell’ani- dride carbonica nell’atmosfera (cfr. slide 2). Si potrebbe obiettare che “il fatto che due grandezze au- mentino insieme non basta a dire che una è causa dell’al- tra”. Ma su questo il rapporto dell’Onu - IPCC, sintesi di 14mila pubblicazioni scientifiche, a differenza del rap- porto precedente, non lascia alcun dubbio: il surriscal- damento è effetto delle attività dell’uomo ed in parti- colare della CO 2 e degli altri GHG (Green House Gases). Peraltro, non c’è solo il tema CO 2 : il metano ha un po- tenziale inquinante per tonnellata superiore alla CO 2 . Lo rappresenta in un grafico dove si vede l’incremento effettivo e quello che avremmo avuto senza emissioni umane (cfr. slide 3). E sempre lo stesso mastodontico rapporto dell’Onu, quasi 4mila pagine, ci dice che se tenessimo costanti le emissioni attuali di CO 2 (35 mld tonn/anno) ed altri gas serra, nel 2100 avremo un incremento di quasi tre gradi di temperatura e già nel 2050 saremmo a due gradi! (cfr. slide 4). Purtroppo, anche se riducessimo le emissioni annue nette fino zero nel 2050 ( Net Zero Emissions ) – scenario ottimistico – la temperatura continuerebbe a salire e avremmo 0,5 gradi di aumento nei prossimi an- ni (partendo da 1,1 odierno, come visto, saremmo a cir- ca 1,6 nel già 2040). Dati e fatti, dunque, ci dicono senza alcun dubbio che a questa transizione va posta prioritariamente la mas- sima attenzione e il massimo impegno, anche econo- mico, da parte di ognuno di noi, come persone fisiche e come imprese. Far finta di nulla, omettere o peggio negare, non credere e resistere considerando eccessi- vo l’aumento dei costi, ci porterebbe al disastro, cioè a 2. CONCENTRAZIONE DI CO 2 NELL’ATMOSFERAE SCORE MEDIO Fonte: Rating pubblico, Fondazione Etica 320 340 360 380 400 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 420 Parts per million Year 3. TEMPERATURE GLOBALI ED EFFETTO UMANO (IPCC) Fonte: IPCC -0.5 -0.0 -0.5 1.0 1.5 2.0 1950 2000 2020 Simulato (umano+naturale) Simulato solo naturale (solare e vulcanico) Osservato °C 4. CONCENTRAZIONE DI CO 2 NELL’ATMOSFERA E SCORE MEDIO Fonte: Rating pubblico, Fondazione Etica 0,5 1 1,5 2 2,5 1950 1970 1990 2010 2030 2050 NetZero2050 ottimistico Emissioni costanti 2020 Pessimistico PRIMO PIANO

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