Civiltà del Lavoro, n. 3/2021

I NUOVI VENTICINQUE CAVALIERI DEL LAVORO 83 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 F iglio di imprenditori dediti da oltre tre secoli alla produzione del Cotto Fioren- tino, negli anni dell’adolescenza si ap- passiona alle attività agricole della fami- glia e affianca il padre nella produzione del vino. Nel 1989 assume la guida dell’azienda di famiglia Fontodi, attiva nel cuore del Chianti Classico nel settore vitivinicolo, oltre che nell’olivicoltura e nella zootecnia. Fin dai primi anni Novanta, attraverso acquisizioni di terreni e aziende agricole, ne sviluppa le dimensioni da- gli iniziali 15 ettari di superficie vitata agli attuali 100, di cui oltre il 90% destinato alla coltivazione di Sangiovese. Parallelamente realizza investimenti nell’impianto di nuo- vi vigneti e avvia la sperimentazione di metodi di agri- coltura biologica circolare, convertendo tutti i processi di coltivazione e di produzione dell’azienda che diviene un modello positivo per l’intero territorio chiantigiano. Sotto la sua guida l’azienda dà vita ad un percorso di crescita centrato sulla valorizzazione dei vini a deno- minazione Chianti Classico e del Flaccianello della Pie- ve, un Sangiovese in purezza espressione del vertice di gamma di Fontodi. La strategia da lui avviata ottiene successo di critica e di pubblico sia in Italia che all’estero, confermando l’a- zienda come una delle realtà di eccellenza nel panora- ma vitivinicolo italiano. Ne è testimonianza la presenza, per ben 3 volte negli ultimi 10 anni, del Flaccianello del- la Pieve tra i primi 10 vini della classifica annuale dei Top 100 della rivista Wine Spectator. Nel 1998 realizza una innovativa cantina su livelli discen- denti che, operando per gravità, consente il manteni- mento dell’integrità delle uve e un miglioramento qua- litativo delle produzioni. Nel corso degli anni avvia un graduale ampliamento delle produzioni affiancando le iniziali etichette di Chianti Clas- sico Docg e di Flaccianello della Pieve con il cru Vigna del Sorbo, i monovarietali Pinot nero e Syrah, il bianco Me- riggio da uve Sauvignon e il Vinsanto del Chianti Classico. Oggi l’azienda ha una capacità produttiva annuale di cir- ca 400 mila bottiglie ed è presente sui mercati esteri dell’America del Nord, dell’Europa e dell’Asia con un ex- port del 80%. Occupa 37 dipendenti diretti. Nei primi anni Duemila promuove con altri viticoltori la nascita del primo Biodistretto viticolo italiano tra le colline di Panzano e Greve in Chianti, successivamente esteso all’intero territorio chiantigiano. Attualmente il Biodistretto del Chianti rappresenta un modello di partecipazione tra agricoltori, amministrazio- ni locali e cittadini alla gestione sostenibile delle risorse del luogo e allo sviluppo delle produzioni biologiche del territorio e delle filiere collegate. È presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, presti- giosa istituzione nata nel 1924 per tutelare, valorizzare e promuovere il vino a marchio Gallo Nero di cui fanno parte oltre 500 aziende. Giovanni MANETTI 1963 – FIRENZE AGRICOLTURA / VITIVINICOLO

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