Civiltà del Lavoro, n. 3/2021

67 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 FOCUS zioni turistiche sono passate da 401 a 169 milioni. Nume- ri emblematici, in linea con quanto avvenuto nel resto del mondo dove, secondo le valutazioni dell’Organizzazione per il turismo delle Nazioni Unite UNWTO, la pandemia ha fatto tornare gli scambi turistici internazionali ai livelli di oltre 30 anni fa. Una valutazione la cui portata è stata ben compresa in Italia, dove oltre la metà dell’economia turistica si basa proprio sugli scambi di flussi con l’estero, con una perdita complessiva registrata di circa 100 mi- liardi di euro di valore della produzione sui 190 normal- mente generati. Se dunque il 2020 è stato un anno disastroso, il 2021 non è certo partitomeglio. Nel trimestre gennaio-marzo il nu- mero degli arrivi e delle presenze nelle strutture turisti- co ricettive italiane rispetto al 2020 è stato inferiore del 70%. Risultato sconfortante se si considera che marzo 2020 era già un mese di profonda crisi. Gli effetti nefasti della pandemia sul turismo, più che su al- tri settori dell’economia, sono messi nero su bianco anche nel Documento di Economia e Finanza del 15 aprile 2021 dove, analizzando l’andamento 2020 delle partite correnti della bilancia dei pagamenti, si legge “la principale voce in controtendenza è stata quella dei ‘viaggi’, a causa del crollo delle presenze di turisti stranieri in Italia, solo parzialmente compensata dalla minore spesa all’estero degli italiani”. Se infatti altri settori dell’economia nazionale, dalla manifat- tura all’edilizia, si sono ripresi fino a tornare, già dalla sta- gione autunnale, a valori vicini a quelli pre-crisi, il turismo è rimasto impantanato almeno fino a tutto marzo 2021. Interventi significativi a sostegno del settore ci sono sta- ti, anche se non sempre con la giusta rapidità, come il po- tenziamento e la possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali – a fronte del blocco dei licenziamenti – il sostegno al reddito per determinate categorie di lavoratori autono- mi e dipendenti – tra i quali gli stagionali che nel settore ammontano a circa 500mila unità su due milioni di addetti complessivi – nonché contributi a fondo perduto e crediti d’imposta sulle perdite registrate dalle attività e su alcune voci significative di costi fissi, sostegno al credito ed esen- zioni e moratorie fiscali. Da segnalare anche interventi specifici mirati al settore e alle sue caratteristiche, come quello che ha consentito, nel- la prima fase della crisi, di posticipare l’effetto delle ingenti uscite che le imprese avrebbero dovuto sostenere per rim- borsare i clienti di servizi acquistati e non usufruiti a causa delle limitazioni imposte sugli spostamenti, nonché gli stan- ziamenti in favore di fondi per accordare, ad alcune compo- nenti della filiera, contributi straordinari a fondo perduto calcolati sulle enormi riduzioni di volume d’affari registrate. Quei volumi d’affari che con le riaperture e la campagna vaccinale piano piano si spera possano tornare a rifiatare dopo mesi lunghissimi in profonda apnea. I primi indicatori economici parlano di un’incerta ripartenza per il turismo italiano e internazionale, con le previsioni per il futuro che sembrano poter indurre a un cauto ottimismo. Perché gli auspici diventino realtà il settore del turismo deve da una parte continuare ad essere sostenuto in ma- niera robusta dal governo e dall’altra farsi trovare pronto, in senso positivo, per un momento storico da cui ricomin- ciare con rinnovata fiducia e voglia di innovare un settore così importante per tutto il nostro Paese. PIETRO GUIDO PATANÈ è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2016. È presidente del Gruppo Uvet, uno dei principali leader nel settore dei viaggi aziendali. Nel 1996 ha aggregato le più grandi agenzie di viaggio italiane indipendenti nel primo segmento specializzato in viaggi d’affari. Ad oggi conta in Italia 1.000 agenzie di viaggio a brand Uvet Travel System e Last Minute Tour. Il Gruppo Uvet è presente in Francia, Svizzera, Romania, Stati Uniti d’America, UK ed in numerosi mercati nordeuropei Foto sdecoret © 123RF.com

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