Civiltà del Lavoro, n. 3/2021

65 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 FOCUS redistribuendo i flussi verso quelle realtà meno note ma di grande prestigio, promuovendone il fascino ancora inesplo- rato e la qualità e professionalità dei servizi offerti. Bisogna favorire sinergie per riqualificare l’offerta delle destinazioni più sovraffollate, privilegiando un turismo di qualità e non di massa, educato al rispetto dell’ambiente, degli abitanti del luogo, della città e dei suoi monumenti. Solo così si potrà far fronte all’overtourism che prima della pandemia ha interessato in particolare le città d’arte. Basti pensare all’invasione dei centri storici da una pletora di b&b e affittacamere che snaturano la loro vera essenza, all’in- cremento dei canoni e dei costi degli immobili, all’aumento delle tasse comunali. Tra le sue conseguenze più evidenti c’è anche la riduzione della qualità dell’esperienza turistica, così come dei concetti di arricchimento culturale e di esclu- sività che dovrebbero guidare la scelta della destinazione. Dobbiamo tornare a emozionarci per il piacere del viaggio in sé come esperienza e scoperta e non come trend social da rincorrere. Evolvere verso un turismo slow, non “mor- di e fuggi”, puntando in particolare ai mercati di prossimi- tà in un raggio di mille chilometri in auto, offrire ai viaggia- tori esperienze autentiche che permettano loro di entrare a diretto contatto con la cultura e le tradizioni locali: sono questi gli elementi per tornare a valorizzare il Paese e per posizionarlo come destinazione di eccellenza. Non da ultimo, anche il digitale avrà un ruolo importante nel favorire la ripresa. Il turismo è tra i settori che devono beneficiare dei fondi destinati all’innovazione. I program- mi dedicati allo sviluppo delle smart city potranno favori- re infatti anche la nascita di smart destination per i turisti. Inoltre, le nuove tecnologie offrono opportunità interes- santi soprattutto per gli scenari che aprono in termini di personalizzazione dei servizi. Le esperienze di viaggio pos- sono adesso essere costruite sulle singole preferenze del consumatore grazie a un’approfondita conoscenza dei suoi comportamenti, migliorando così la qualità del soggiorno. È da evidenziare anche il ruolo crescente che la tecnologia ricopre nel garantire la sicurezza e la tutela della salute degli ospiti, aspetto quanto mai importante per chi si occupa di ospitalità e anche il primo pensiero di chi torna a viaggiare. Infine, va evidenziato che la tecnologia favorisce una mag- giore integrazione di tutti gli operatori del settore, permet- tendo la nascita di una rete interconnessa in grado di of- frire nuovi servizi ai turisti e aprire frontiere di business. Occorre un profondo cambiamento delle regole del gioco, che consentano cambiamenti strutturali sui temi del cre- dito e del lavoro, insieme ad un impulso senza precedenti nella semplificazione della burocrazia. L’Italia deve diventare da paese ingessato a paese dinamico e innovativo. Occorre recuperare il tempo perso, e convin- cersi che il tempo ha un valore e un impatto fondamentali sulla salute delle aziende italiane. ELISABETTA FABRI è stata nominata Cavaliere del Lavoro nel 2019. È presidente e Ad di Starhotels SpA azienda fondata dal padre nel 1980. Il percorso di espansione da lei avviato ha portato all’affermazione del Gruppo nel settore dell’hôtellerie con l’acquisizione di 7 nuove proprietà in Italia ed in Inghilterra. Starhotels conta oltre 4.200 camere in 30 alberghi La pandemia ci spinge a rivedere il modello di turismo, adottando formule più sostenibili e rispettose dell’ambiente e delle comunità locali. Stop all’overtourism, che tanto ha snaturato le nostre città d’arte Foto jakobradlgruber © 123RF.com

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