Civiltà del Lavoro, n. 3/2021

63 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 FOCUS A dispetto dello scenario che ci troviamo di fronte, la volon- tà di gettare il cuore oltre l’ostacolo è grande. Tutto quello che ci circonda ora, vogliamo considerarlo il passato che ci fa da monito per non perdere la strada. Oggi davanti ab- biamo un’altra vita, quella del post Covid. E alcuni segnali importanti ci mostrano la via, è proprio il caso di dirlo, per la “guarigione”. Ci lasciamo le rovine alle spalle e ci lanciamo nel momen- to più propizio per ricominciare: la stagione estiva ci recla- ma, e anche quel 10% in più di italiani – rispetto allo scor- so anno – che ha manifestato già l’intenzione di prenotare la propria vacanza. Dopo il fenomeno di “desertificazione” delle città d’arte, stanno cominciando a ritornare gli stra- nieri, in particolare gli americani, che per noi rappresenta- no la fetta forse più importante del mercato turistico pro- veniente dall’estero. Con il governo Draghi abbiamo finalmente un ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che mostra con i fatti di es- sere al nostro fianco. La vicinanza delle istituzioni si è sen- tita particolarmente in riferimento ai passi fondamentali fatti per riaprire il nostro Paese e dare impulso al turismo. Ora abbiamo i vaccini, ma soprattutto una campagna vac- cinale ottimamente strutturata che sta dando i suoi effetti. La gran parte della popolazione procede a ritmo continuo verso l’opportunità di vacanze in sicurezza. In questo quadro, grande importanza ha il “Covid Certifica- te europeo”, il Green pass internazionale sancito dal Parla- mento europeo, a cui il nostro governo ha impresso forte slancio. Con esso sarà possibile viaggiare in tutta l’Unione senza sottoporsi a tamponi o quarantene. Certo sarebbe essenziale che le popolazioni che provengono dalle Repub- bliche sovietiche potessero essere esentate dalla quarante- na all’arrivo nel nostro Paese. Cosa che ci metterebbe alla pari con i nostri competitor quali Spagna, Grecia e Croazia, dove restrizioni di questo tipo non sono previste. Ricordia- moci che il mercato russo, accanto a quello americano, è per l’Italia uno dei più ricchi. Parliamo di turisti big spender che, scegliendo come destinazione il nostro Paese, contri- buiscono grandemente a dare linfa alla nostra economia. Ringraziamo il nostro premier Draghi, che si è fatto primo testimonial del Paese per invitare tutti a far vacanza in Ita- lia. Siamo assolutamente consapevoli che il governo attua- le abbia tenuto il turismo in maggior considerazione nel- la prospettiva della ripresa e della crescita. Purtroppo, allo stato attuale il supporto per le nostre imprese deve esse- re non forte ma massiccio. Ci aiuta senz’altro la proroga si- no al 31 luglio 2021 del credito d’imposta sui canoni di loca- zione e di affitto di aziende prevista dal decreto Sostegni bis. Indubbio che sarebbe auspicabile che tale proroga si allungasse fino al 31 dicembre di questo “annus horribilis”. In merito alla Tari, per cui è stato previsto uno stanziamen- to destinato alla sua riduzione per le categorie economi- che interessate dalle chiusure obbligatorie, vorremmo che la norma venisse emendata per chiarirne esplicitamente l’applicabilità alle strutture ricettive ed evitare che si deb- ba pagare anche quest’anno un prezzo alto per camere vuote e strutture che sono state prevalentemente chiuse! Chiediamo, inoltre, di intervenire sui costi relativi agli im- mobili strumentali delle imprese proprietarie degli edifici in cui si svolge l’attività, prevedendo l’esonero dal pagamento della seconda rata Imu dovuta per l’anno 2021. Ci eravamo illusi, inoltre, che la misura del superbonus ve- nisse esteso anche agli hotel. Oggi confidiamo che il prov- vedimento possa essere integrato dal Parlamento in chia- ve estensiva per gli attuali e vigenti crediti di imposta del nostro settore. Ricordo che il nostro è un comparto che, in condizioni ottimali, produce il 13% del Pil nazionale. La summa dei nostri ragionamenti? Tutto è perfettibile, so- prattutto collaborando sempre. Mi piace pensare che sia- mo in pista di nuovo, sebbene noi si sia rimasti sempre in trincea: aprendo i nostri hotel alle esigenze dell’emergenza sanitaria, aggiornando in modo sistematico i più sofistica- ti protocolli di sicurezza a garanzia dei clienti e del nostro personale, facendo sentire la nostra voce ogni volta che è stato necessario per ricordare, sempre e comunque, che il nostro comparto merita di essere protetto come una fortezza, affinché sia il più produttivo possibile a benefi- cio dell’Italia. BERNABÒ BOCCA è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2005. È a capo del Gruppo S.I.N.A. Hotels, azienda di famiglia, cui fanno capo 11 alberghi di lusso. Il Gruppo oggi dà lavoro a 400 dipendenti. È presidente di Federalberghi ed è stato Senatore della Repubblica nella XVII Legislatura La stagione estiva è il momento più propizio per ricominciare e l’attenzione del Governo, con un ministro ad hoc per il turismo, lascia ben sperare

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