Civiltà del Lavoro, n. 3/2021

103 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 GIUSEPPE VALENTINO CONDORELLI è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2017. È Ad dell’Industria Dolciaria Belpasso SpA. Ampliando la gamma dei prodotti, introduce i prodotti di finissima pasticceria e una linea di prodotti al cioccolato come il fondente con arance candite di Sicilia o il bianco con pistacchio di Bronte, oltre ad affermarsi leader nella produzione della bevanda al latte di mandorla. Oggi l’azienda produce oltre 160 specialità dolciarie parte della comunità e soprattutto da parte della gente onesta che ha visto la mia denuncia come un atto di ri- scatto per tutte le vittime di soprusi e per chi non ci sta a vivere nell’omertà. E le istituzioni? Come si sono comportate? Anche le istituzioni mi sono state molto vicine. Mi ha fat- to molto piacere ricevere la solidarietà da parte dei sin- daci delle città etnee e non solo. Molte le autorità locali e parlamentari regionali e nazionali che hanno apprezza- to il mio atto di denuncia e che mi hanno offerto il loro sostegno. Sono stati gesti importanti che ti fanno uscire dall’isolamento e che ti danno la forza di affrontare con determinazione anche i momenti di sconforto. C’è uno scotto da pagare per chi desidera mantenere salde le proprie origini? Fino agli anni ’90 la nostra regione si portava dietro l’e- tichetta di una terra marchiata dalla “mafia”, ma fortu- natamente oggi la coscienza civica è cambiata e i giovani sono consapevoli che la Sicilia se vuole guardare ad un fu- turo migliore deve essere libera da ogni atto di malaffare. Da imprenditore legato alla propria terra, ritengo che il consiglio che posso dare sia di tenere la barra dritta e fondare la propria attività quotidiana su sani principi eti- ci, economici e sociali. Il resto viene da sé. 123RF, Agf, Stefano Guidoni Qual è il segreto, se c’è, per reagire alle ingiustizie? Affrontare la vita sempre all’insegna della trasparenza e dell’onestà. Noi imprenditori, oltre a svolgere un ruolo economico, abbiamo anche l’obbligo di ricoprire un ruo- lo etico-sociale e dobbiamo essere un modello virtuoso per la società in cui operiamo, soprattutto per i giova- ni. Lo dobbiamo ai nostri figli. Pertanto, l’imprenditore ha lil dovere morale di denunciare ogni tentativo o at- to intimidatorio che possa ledere il futuro della propria azienda, anche per salvaguardare l’occupazione. Perso- nalmente non vedo altre scelte. Stabilimento Condorelli, Belpasso (CT) STORIE

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