Civiltà del Lavoro, n. 2/2021

Civiltà del Lavoro marzo • aprile 2021 Abbassare le saracinesche, serrare i cancelli, spegnere i riflettori, chiudere tutto. All’inizio della pandemia è stato facile ed è sembrata la cosa più ovvia e giusta da fare, ma tutto il settore dell’industria culturale e creativa - seppure con alcune differenze - sta pagando un prezzo altissimo, a partire dalla perdita di tanti posti di lavoro. Abbiamo cercato di capire qual è la giusta via per una riapertura che coniughi salute e lavoro e ne abbiamo parlato con i Cavalieri del Lavoro Luigi Abete, Luigi Carlon, Fulvio Lucisano e Stefano Mauri L’industria culturale non sia la CENERENTOLA A cura di Silvia TARTAMELLA Musei Vaticani, Le Stanze di Raffaello 59 FOCUS

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