Civiltà del Lavoro, n. 2/2021

52 Civiltà del Lavoro marzo • aprile 2021 FOCUS La priorità è creare le condizioni per GENERARE RICCHEZZA Intervista a Federico GHIZZONI di Clara DANIELI a pandemia ha spinto gli italiani a ri- sparmiare. Secondo l’Istat, infatti, nel 2020 i depositi liquidi lasciati sui con- ti correnti dai singoli cittadini sono cresciuti di circa 75 miliardi di euro. Una risorsa importante che potrebbe essere investita per rilanciare il Paese seguendo il Piano nazionale di ripresa e resilienza messo a punto dal governo. Ne abbiamo parla- to con il Cavaliere del Lavoro Federico Ghizzoni, alla gui- da della banca d’affari internazionale Rothschild & Co Italia. Presidente Ghizzoni, come è possibile rimettere in cir- colo il risparmio privato? Calo dei consumi e aumento del risparmio sono fisiologici in periodi di acuta crisi. L’Istat ha calcolato nel 2020 una ri- duzione dei consumi del 10,9%, mentre la quota del reddito destinata al risparmio è passata dall’8,2% al 15,8%. Per rimettere in circolo il risparmio privato occorre ripristi- nare la fiducia nella ripresa economica in uno con la convin- zione che il virus possa essere debellato. Il piano vaccinale va completato rapidamente e il governo deve implementare velocemente gli interventi a sostegno delle imprese e delle famiglie già in buona parte deliberati. In generale, chi può risparmiare in periodi di crisi non ha ancora perso il lavo- ro o le proprie fonti di reddito e agisce a difesa del proprio patrimonio. Il ritorno ai consumi da parte di questi sogget- ti è fondamentale per la ripresa. Anche le imprese sono rimaste ferme con circa un cen- tinaio di miliardi di euro accumulati e rimasti fermi. Co- me far ripartire gli investimenti? Per le aziende vala la stessa riflessione: occorre fiducia. Per le imprese credo ci possa essere un cambio di rotta a bre- ve. Contrariamente alla crisi del 2009-2010, oggi sono più robuste e propense a riprendere a investire. Nel manifat- turiero, ad esempio, si riscontra un buon dinamismo con- fermato da un’attività di M&A in crescita negli ultimi mesi. Gli interventi a sostegno delle economie deliberati dall’Eu- ropa e dai singoli paesi sono rilevanti, raramente visti in queste dimensioni e avranno impatti positivi. Moratorie e garanzie dovranno essere gestite con molta attenzione. Certamente da ridurre nel tempo, ma con un approccio flessibile e modulato sui singoli settori in base all’impatto subìto dalla pandemia. Il ruolo delle banche è fondamentale per indirizzare il rispar- mio in eccedenza verso attività più redditizie per le fami- glie (basti considerare che un +1% di ritorno genera circa 25 miliardi di reddito finanziario aggiuntivo) e per il Paese. Mi auguro che l’attività creditizia riprenda con vigore, an- che se i tassi bassi e i conseguenti ritorni non sono certo un incentivo per le banche. Forse una revisione dei crite- ri di assorbimento di capitale potrebbe essere un volano importante. La situazione italiana è in linea con quella degli altri pae- si europei? Sostanzialmente sì. La maggior caduta del Pil italiano nel L Federico Ghizzoni

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