Civiltà del Lavoro, n. 6/2020

46 Civiltà del Lavoro dicembre 2020 Sul credito pronti a fare la nostra parte RADICATI NEL TERRITORIO GIUSEPPE CASTAGNA Milano – Credito ei ha definito l’adozione dei fondi strut- turali europei come un’occasione unica per l’Europa e per l’Italia. Ora però la parola spetta al Paese, quali le priorità? Il Paese avrà a disposizione risorse impor- tanti, ma le risorse arriveranno con i progetti: mai come og- gi, quindi, è il momento per l’Italia di agire con prontezza ed efficacia, dandosi una linea precisa per mettere in atto un cambiamento radicale che interessi la struttura degli inve- stimenti – penso alle infrastrutture fisiche e tecnologiche – quella burocratica, amministrativa e le tanto attese riforme. Questa crisi affida a tutti gli attori in campo, pubblici ma an- che privati, una responsabilità da un punto di vista non so- lo economico, ma anche sociale e ambientale. La sfida sa- rà proprio quella di costruire un Paese più forte attraverso un percorso comune con un’Europa oggi più solidale, che ci consenta di guardare al futuro con ottimismo. Come giudica l’attuale fase di mercato, così radicalmen- te segnata da nuove immissioni di liquidità? La liquidità favorita dalle misure della Bce e dalle garanzie dello Stato ha alleggerito la pressione per l’emergenza e consentito alle banche di erogare il credito necessario alle imprese, sostenendo l’economia reale. Si tratta di iniziative utili e necessarie, rafforzate dalla re- cente decisione della Commissione europea di prolunga- re ed estendere al giugno del 2021 il campo di applicazione del quadro temporaneo per gli aiuti pubblici alle imprese. Sulla capacità di assecondare e sostenere la ripresa post emergenza si gioca il futuro dell’Italia e dell’Europa stessa. In generale, guardando al mercato, se è vero che potremmo vedere un fisiologico aumento dei crediti problematici alla scadenza delle moratorie, è anche vero che i dati non sono scoraggianti: abbiamo evidenza che circa l’80% di aziende nostre clienti che hanno avuto accesso alle moratorie ha rating molto buoni. Partiamo con basi molto più solide rispetto alle crisi del passato. Infatti, la leva finanziaria delle imprese e delle ban- che è migliorata rispetto a dieci anni fa, quando l’economia mondiale subì un pesante contraccolpo. Non dobbiamo essere eccessivamente pessimisti e parago- nare la crisi attuale con quelle precedenti. In che modo le banche possono favorire la ripresa in questa fase così delicata? Le banche italiane hanno avuto un ruolo essenziale fin dal- la prima e più drammatica fase dell’emergenza Covid-19, di- mostrando una capacità di reazione che è stata fondamen- tale per la tenuta del sistema. L

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=