Civiltà del Lavoro, n. 6/2020

31 Civiltà del Lavoro dicembre 2020 l nostro pianeta sta affrontando una serie di crisi interdipendenti senza pre- cedenti nella storia dell’umanità, per effetto di un modello di sviluppo non sostenibile, basato su una globalizzazione economica senza radici, sulla delo- calizzazione, sull’uso illimitato di risorse, sulla massificazione delle produzioni, sulla finanziarizzazione spinta, sulla trasformazione di preziose risorse naturali e umane in scarti. Tutto questo ha generato un impatto senza precedenti sul capitale naturale e creato disuguaglianze crescenti e povertà. Nei paesi occidentali, già da anni, stiamo assistendo a una crisi delle nostre democrazie, che si alimenta di queste diseguaglianze, anche in termini di accesso alla scuola, di mancanza di lavoro, di riduzione dei diritti. Tutto questo è frutto di una società dello scarto, ignorante, di visione a breve, che distrugge risorse invece di rige- nerarle. La scuola e la formazione negli ul- timi decenni non sono stati all’altezza, così come il mondo industriale e istituzionale. Dal punto di vista ambientale, stiamo assi- stendo ad emissioni in continua crescita, alla perdita di biodiversità, allo sfruttamen- to degli ecosistemi, sempre più fortemen- te impattati dall’azione antropica ed al cam- biamento climatico. Il suolo, in particolare, è una risorsa fondamentale per la vita sulla terra, ma sempre più a rischio, e il suo de- grado può condurre al collasso degli eco- sistemi, rendendo le società più vulnera- bili a eventi estremi, rischi per la sicurezza alimentare e ad instabilità politica. La pan- demia da Covid-19 è quindi solo l’ultima di una serie di crisi, che ci ha fatto toccare con mano la nostra bassa resilienza, ci ha fatto capire cosa significhi globalizzazione senza radici, delocalizzazione spinta, come siano essenziali istitu- zioni sane che mettano al centro i cittadini e i servizi di pubblica utilità, quanto siano pericolo- si l’approccio divisivo e di breve termine e che professionalità e competenza, nonché respon- sabilità verso gli altri, non si improvvisano, e sono aspetti fondamentali di una società resiliente che va coltivata, nutrita e formata. Come riportato da uno studio dell’Ipbes del 2020, le pan- demie emergeranno più spesso a meno che non vi sia una trasformazione nell’approccio glo- bale di quelle stesse attività umane che hanno impatti sugli ecosistemi, sulla biodiversità e sugli habitat. La prevenzione sarebbe 100 volte più economica del costo di risposta alle pandemie. La sfida epocale che abbiamo di fronte non può essere vinta da soli e per questo è essenziale che Catia Bastioli I Uomo, natura, sviluppo UN NUOVO ILLUMINISMO PRIMO PIANO di Catia BASTIOLI

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