Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2020

57 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2020 FONDAZIONI Alberto Masotti studenti e creativi sono protagonisti e destinatari di ini- ziative culturali e corsi di alta formazione che spaziano dal brand heritage management, alla gestione e sviluppo di progetti e-commerce, passando per un’analisi dell’impron- ta ambientale del sistema moda e delle necessità operati- ve cui occorre far fronte nell’adozione di nuovi modelli di business sostenibile. Un centro, dunque, in cui memoria, ricerca e nuove tecno- logie sono le chiavi di lettura di un’offerta formativa che, attraverso piani didattici diversificati per livello di specia- lizzazione e durata, è rivolta a diplomati degli istituti tecni- co-professionali, a laureati che intendono specializzarsi, fi- no all’aggiornamento di coloro che già operano nel settore. Seguendo questa linea di pensiero, il primo nato in ordine di tempo è il master in “Design & Technology for Fashion Communication”, frutto della collaborazione con l’Univer- sità Alma Mater Studiorum di Bologna con cui è stato mes- so a punto nel 2017 per formare professionisti in grado di progettare prodotti di comunicazione e servizi nei settori moda, lusso e lifestyle. “Per lavorare nel fashion system, bisogna avere passione ma soprattutto costanza. Avere talento non basta, va col- tivato. Non bisogna mai smettere di osservare, aggiornarsi e sperimentare” – afferma Masotti ricordando le motiva- zioni che hanno dato vita a questa avventura con l’ateneo felsineo –. “Quando ci siamo seduti al tavolo a immaginare questo master, abbiamo pensato ad un percorso completo che aprisse le porte a una nuova generazione di professio- nisti. Nella moda si intrecciano creatività, tecnica e comuni- cazione, servono quindi figure professionali ibride con una preparazione che spazia dalla storia della moda all’utilizzo delle nuove tecnologie per dar vita a questo affascinante spettacolo”. A questa prima iniziativa formativa fondazio- ne FRI ha affiancato negli anni molteplici corsi, tra cui le ul- time proposte per sostenere le imprese del settore moda nel rilancio post pandemico: “Archivi per la Moda”, “Green Fashion” e “Fashion E-commerce Management”. L’insegnamento “Archivi per la Moda” nasce dalla consape- volezza che la storia aziendale rappresenta il nucleo centra- le da cui partire per guardare al futuro. Un percorso di sei appuntamenti dedicati alla valorizzazione delle radici e del “saper fare” made in Italy, frutto di decenni di storia ed ec- cellenza artigiana. “Il tessuto manifatturiero del fashion – os- serva Masotti – ha sempre costituito una ricchezza straor- dinaria per il nostro Paese; sarebbe insensato perdere quel complesso sistema di competenze e valori perché è da lì che le aziende dovrebbero partire per guardare al futuro”. UNA FILIERA PIÙ GREEN Ma la competitività passa an- che attraverso l’impegno per la sostenibilità delle produ- zioni e su questo tema, con un focus sull’analisi e sulla ge- stione dell’impatto etico e ambientale della filiera tessile e moda, Fashion Research Italy ha centrato il corso “Green Fashion”. Il progetto formativo approfondisce molteplici e sempre più attuali aspetti che interessano le esigenze pro- duttive, l’approvvigionamento di risorse certificate e le più idonee strategie di comunicazione dell’impegno azienda- le verso una moda sostenibile. “La moda ha per natura vi- ta breve – sottolinea Masotti – e questo l’ha resa negli an- ni una delle industrie più impattanti. Una consapevolezza che oggi è radicata nei consumatori, sempre più informati ed esigenti, che chiedono ai brand qualcosa in più. Serve trasparenza lungo l’intera filiera, dalla scelta della materia prima alla distribuzione. Un impegno più che mai necessa- rio ma estremamente delicato per le piccole e medie im- prese, che debbono poter far luce sulle esigenze operati- ve che questa svolta comporta. Fin da quando ho deciso di intraprendere l’avventura della fondazione, avevo chia- ro un obiettivo: offrire alle imprese un sostegno concreto per contribuire all’evoluzione del sistema moda ed è pro- prio per questo che ho pensato questo corso. Sempre in questa direzione, insieme ai miei collaboratori, stiamo lavo- rando anche un nuovo progetto che mi sta molto a cuore. È la costituzione di un archivio di materiali ecosostenibili in cui gli addetti ai lavori possano fare ricerca, ma è una sfida importante e siamo solo all’inizio”.

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