Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2020

31 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2020 Ci sono investimenti che avete dovuto rinviare o annul- lare causa Covid-19? Tutte le nostre produzioni, come quelle di tutto il mondo d’altronde, hanno subìto slittamenti temporali causati dall’in- terruzione imposta da marzo ad aprile. Da giugno siamo ripartiti con ben cinque produzioni, fra cui “Leonardo”, che è stata la prima grande produzione inter- nazionale a riaprire e portare talent internazionali in Italia in un momento in cui viaggiare sembrava ancora impossibile. Abbiamo terminato con successo le riprese i primi di agosto, ma continuiamo a lavorare alacremente sulle altre quattro a cui si aggiungeranno presto due nuove aperture. Siamo riusciti a non annullare nulla, sempre però metten- do al primo posto la massima sicurezza per tutti i lavora- tori, dietro e davanti la macchina da presa. Relativamente al suo settore come valuta l’operato del governo? Quali misure potrebbero sostenere la ripresa? C’è stata grande disponibilità, da parte del governo, a se- dersi ai tavoli per ascoltare le specifiche esigenze delle as- sociazioni di settore. Le istituzioni hanno mostrato spirito di collaborazione nel- lo sviluppo e approvazione rapida di protocolli specifici per il nostro settore, ma anche nell’implementazione di un tax credit straordinario per venire incontro ai grandi costi in- crementali dovuti alla sospensione della scorsa primavera e all’investimento nei protocolli per ripartire. Tuttavia, la fase emergenziale è tutt’altro che terminata ed è presto per dire che non serviranno altri strumenti, si può sempre fare di più per garantire una ripartenza che sia so- stanziale e capillare. Ad esempio, non c’è stato finora il supporto sperato da par- te delle principali compagnie assicurative che, ad oggi, non hanno programmi specifici per l’emergenza. Questa è certamente un’area chiave che meriterebbe una riflessione più ampia. Sonia BONFIGLIOLI I consumi ripartono solo se c’è un clima di ducia Specializzata nella progettazione, costruzione e distribuzio- ne di una gamma completa di prodotti per la trasmissione di potenza e sistemi di azionamento, la Bonfiglioli Ridutto- ri è uno dei nomi di spicco del settore in Italia e all’este- ro. In Europa, in particolare, ha stabilimenti in Germania e Slovacchia e con la pandemia si è tornati a parlare dell’im- portanza di avere filiere produttive in buona salute e non troppo lontane. Presidente Bonfiglioli, durante il lockdown in che misu- ra avete risentito del rallentamento generale delle atti- vità economiche? La capacità del Gruppo Bonfiglioli di poter applicare i propri prodotti a centinaia di settori, alimentare, medicale, etc. ha permesso di mantenere un buon livello di produzione sen- za mai dover chiudere. La produzione non si è mai fermata. La produzione può ripartire solo se ricominciano i consumi, questi possono crescere solo in un clima di ducia e di aspettative positive PRIMO PIANO

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