Civiltà del Lavoro, n. 3/2020

presidente di Sa- ci Industrie Spa e di Saci Professio- nal Srl, attive nella produzione e distri- buzione di detergenti per uso domesti- co e professionale. Laureato in chimica, agli inizi degli anni Settanta entra nell’azienda di fa- miglia fondata dal nonno come saponificio artigiana- le. Negli anni ricopre incarichi di crescente responsabilità nell’amministrazione e organizzazione fino a diventarne le- gale rappresentante nel 1993 e presidente nel 2003. Al suo ingresso in azienda rafforza la commercializzazione di prodotti chimici industriali e, insieme al padre, avvicenda alla produzione di saponi derivati da grassi naturali quella di detersivi sintetici per il bucato e per l’igiene della casa. Contestualmente avvia la fabbricazione di flaconi in plasti- ca per il confezionamento dei prodotti, integrazione che ancora oggi rappresenta uno dei punti di forza dell’impresa che internamente progetta e realizza la detergenza, il packa- ging e l’immagine grafica dell’intera produzione. Agli inizi degli anni Novanta, con la nascita dei prodotti a marchio proprio, le cosiddette private label, guida l’azienda È a diventare fornitrice delle principa- li catene della grande distribuzione organizzata. Una strategia che segna l’ingresso della società in un mercato allargato all’intero territorio nazionale e, con l’avvento degli hard discount, an- che al mercato europeo. La progressiva crescita aziendale che ne de- riva lo porta a costituire nel 2008, da uno spin off di Saci Industrie Spa, Saci Professional Srl, specializzata nella commercializzazione di prodotti per l’igiene professionale di comunità e di industrie. Oggi il Gruppo è in Italia tra i maggiori contract manufactu- rer del settore. Opera attraverso lo stabilimento di Perugia, in cui sono presenti 14 linee di confezionamento altamente automatizzate su un’area di circa 110mila mq e il deposito di Saci Professional Srl di 7mila mq ad Assisi. Con una pro- duzione di 230mila tonnellate l’anno è tra i fornitori di mar- chi della grande distribuzione, tra i quali Lidl e Esselunga. L’export vale il 40% del fatturato e investe ogni anno oltre il 5% in innovazione di processo. Sotto la sua guida i livel- li occupazionali sono aumentati dagli iniziali 15 agli attuali 135 dipendenti. 59 Antonio CAMPANILE Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2020 1945 – PERUGIA INDUSTRIA / CHIMICA

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