Civiltà del Lavoro, n. 2/2020

50 Civiltà del Lavoro aprile • maggio 2020 FOCUS QUALITÀ DELLA RICERCA: CITAZIONI MEDIE DELLE PUBBLICAZIONI RICEVUTE PER PAESE OCSE UE-25 UE-15 Stati Uniti Cina Regno Unito Giappone Italia Francia Germania 0,6 0,7 0,5 0,8 0,9 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2018 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Fonte: Elaborazioni dati Wos loro colleghi nel resto del mondo. La produttività scien- tifica in Italia, misurata dal numero di articoli scientifici per milione di spesa in ricerca, è infatti cresciuta e questo è uno dei pochi indicatori in cui il Paese si trova davanti alla Francia e alla Germania. La comunità dei ricercatori italiani produ- ce una quantità di pubblicazioni significativa sia come quo- ta mondiale (quasi il 5% nel 2018), sia per qualità, attesta- ta dalle citazioni medie ricevute per pubblicazione, che nel biennio 2017-2018 sfiorano l’1,4%. Una produzione scientifi- ca analoga a quella della Francia, la quale però conta su un numero di ricercatori più elevato rispetto al nostro Paese. Come dire: i ricercatori italiani riescono con pochi fichi sec- chi a sedersi al tavolo nobile nuziale della scienza planeta- ria. Ma nulla assicura che coi fichi secchi si possa continua- re a fare miracoli. PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA A partire dal numero di pubblicazioni classificate tra le top a livello mondiale per numero di citazioni, gli analisti del Cnr hanno individuato i settori più forti e quelli che registrano criticità. A parità di risorse impiegate, quanto più numerosa è questa tipologia di avanzamenti in un settore e il numero di ricercatori in grado di produrli, tanto più quel settore può essere consi- derato un punto di forza del sistema ricerca paese. L’inda- gine è stata condotta nei 218 settori scientifici in cui l’ana- lisi bibliometrica è rappresentativa e affidabile. Identificata la produzione scientifica 2012-2016 del sistema accademi- co italiano, è stata messa a confronto con quella mondiale per individuare gli articoli più citati e i loro autori accade- mici italiani. Ecco i risultati. A dare lustro alla scienza italiana nel mondo sono molti set- tori della ricerca medica, della fisica e dell’ingegneria indu- striale e dell’informazione. Dall’ematologia alla psicobiolo- gia, dall’astronomia all’astrofisica, dalla patologia all’idraulica, dalla tecnologia dei materiali alla bioingegneria industriale, sono questi i settori in cui la scienza prodotta in Italia ha più impatto a livello globale. Quelli che invece presentano più criticità sono alcuni di Scienze matematiche e informa- tiche, di Scienze economiche e statistiche e di Ingegneria industriale e dell’informazione. Si tratta di dati molto utili perché potrebbero ispirare politiche di ricerca e industriali e, allo stesso tempo, di valutare l’efficacia di eventuali azio- ni e incentivi adottati per orientare le attività di ricerca. EUROPA: BENE GLI ITALIANI, MALE L’ITALIA Un po’ per prossimità e un po’ per affinità, primo benchmark del- la salute e delle potenzialità di crescita del sistema italiano della ricerca è senz’altro lo scenario europeo. E anche in questo caso ci sono alti e bassi. I programmi europei che si sono succeduti dal 2004 a og- gi hanno avuto una funzione essenziale nella creazione di connessioni, infrastrutture e reti. Se è vero che il mondo

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