Civiltà del Lavoro, n. 1/2020

17 Civiltà del Lavoro febbraio 2020 ATTUALITÀ che è stato costruito il modello di cittadinanza e di welfare europeo. E noi vogliamo adeguare e rendere più efficien- te questo modello, non stravolgerlo come avrebbe fatto la flat tax che avrebbe favorito i ricchi e ricchissimi a scapi- to dei servizi universalistici di sanità, scuola, assistenza, che costituiscono lo stato sociale”. La riforma avverrà con un approfondito dialogo all’interno del sistema politico e con le forze sociali: “Procederemo con serietà, approfondimenti, dialogo all’interno del Governo e del Parlamento, con le forze politiche, ma anche all’esterno del perimetro politico: ascolteremo il mondo degli esperti e delle categorie produttive. Ci troveremo certamente di fronte a molte ricette diverse e sarà nostra responsabilità realizzare la sintesi politica. Dobbiamo semplificare il no- stro sistema fiscale: ho trovato una giungla di agevolazioni fiscali (tax expenditures), bonus, detrazioni, una scomposi- zione dei segmenti di tassazione. Abbiamo un sistema che ha raggiunto un livello di complicazione molto alto. La ri- forma sarà finanziata con il contrasto all’evasione con la ri- duzione delle agevolazioni”. Per ottenere un effetto visibile di riduzione fiscale, bisogne- rà stanziare almeno una ventina di miliardi. Molti si chiedo- no: sarà possibile trovarli attraverso la lotta all’evasione e la riduzione delle agevolazioni, tenendo anche conto che la Legge di Bilancio 2021 dovrà anche affrontare il problema dell’aumento dell’Iva per 20 miliardi e che non ci possiamo permettere di aumentare deficit e debito, soprattutto ora che l’epidemia da coronavirus potrebbe ridurre il Pil 2020? IL CONTRASTO ALL’EVASIONE Per finanziare la riforma fi- scale il governo conta sulla lotta all’evasione fiscale valutata in 109 miliardi d’anno, per cui sono stati realizzati un “algo- ritmo antievasione” e la cosiddetta “lotteria degli scontrini” più i premi per i contribuenti che utilizzeranno i pagamen- ti digitali. Il ministero dell’Economia prevede di varare nella seconda metà di marzo il decreto, in vigore dal primo apri- le, sul nuovo sofisticato algoritmo che passerà al setaccio i conti correnti degli italiani, andando a scovare possibili fur- betti. Per rispettare la privacy, l’algoritmo manterrà riservati i nomi dei titolari dei conti correnti (si chiama “pseudoni- mizzazione”), che saranno resi noti solo in caso di eviden- ti incongruenze che daranno luogo ad accertamenti fiscali. La proposta non è piaciuta comunque al Garante dei da- ti personali, Antonello Soro, che ha sottolineato come la pseudonimizzazione permette comunque l’identificazione dei soggetti e ha chiesto all’Agenzia delle Entrate di redige- re un elenco dei diritti dei contribuenti che subiranno del- le limitazioni e di garantire il diritto di rettifica. La lotteria degli scontrini, che s’ispira all’esperienza che ha

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