Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

86 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 Filtri ecologici: l’hi-tech che purifica A TUTELA DELL’AMBIENTE LUIGI RIOLO Milano – Industria/Apparecchi di depurazione, filtri ggi l’azienda che ha fondato più di 40 anni fa è leader mondiale in un settore ad alto tasso tecnologico come quel- lo dei filtri industriali. Quali sono i ri- cordi che prima le saltano alla mente di questa straordinaria avventura? I ricordi dei primi tempi sono tra i più intensi perché rappre- sentano a tutti gli effetti la misura di riferimento dei gran- di cambiamenti che Filtrex ha attraversato in oltre 40 anni e che oggi consentono all’azienda di rapportarsi continua- mente ai più qualificati livelli tecnologici, nel mercato globale. Ho iniziato da attività individuale, con modeste commesse di fornitura nel settore dei filtri auto pulitori lamellari per piccoli bruciatori e caldaie; ma gli ordini non hanno tardato a farsi più sostanziosi e la nostra progettazione ha rapida- mente conquistato il mercato nazionale, anche grazie all’am- pliamento nel settore industriale e della power generation, conquistato attraverso la costruzione di una efficiente re- te di agenti. Poi sono arrivati i tempi dell’evoluzione azien- dale più significativa, segnata certamente dalla sfida, vinta, con i concorrenti francesi, inglesi e tedeschi per la realizza- zione di un nuovo filtro auto pulitore con grado di filtrag- gio micronico, mai realizzato prima di allora, ma richiesto con una gara tecnica e pratica indetta dalla Marina Militare Italiana in ambito Nato, che ha messo a disposizione per la sperimentazione, della durata di un anno, tre navi fregate. Era il 1982, e credo che sia stato quello il nostro anno tram- polino, che ci ha proiettati a tutti gli effetti in una nuova di- mensione progettuale e produttiva, da cui è scaturito un prodotto innovativo a livello mondiale, completamente di- verso, ancora oggi, per costruzione e funzionamento da quelli della concorrenza: molti hanno cercato e cercano di copiarci, ma senza successo realizzativo o economico. Riscontra nelle nuove generazioni una più accentuata sensibilità per l’ambiente e la crescita sostenibile? Il climate change ha acceso i riflettori sui temi ambientali e sulla sostenibilità, che per noi hanno sempre costituito una sfida. Si tratta a tutti gli effetti di valori con i quali ci siamo confrontati anche in termini di competitività tecnologica e di strategiaaziendale, soprattutto nel continuo dialogo con il mercato internazionale, dove le sensibilità sociali e poli- tiche sono particolarmente severe. Le nuove generazioni hanno una più attenta sensibilità nei confronti dell’ambien- te e della crescita sostenibile. Tale atteggiamento ha inci- so anche nel nostro settore e si è portati a credere che i fattori più compromettenti per l’ecosistema marino navale siano frutto dell’inquinamento da scarichi del traffico na- vale, degli scarichi fognari e di altri fattori determinati dal nostro stile di vita. In realtà lo scarico di acqua navale di za- O

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