Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

68 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 Identità italiana in un mercato senza confini IL CAFFÈ E LA NUVOLA GIUSEPPE LAVAZZA Torino – Industria/Caffè l nuovo headquarter del gruppo, la Nu- vola Lavazza a Torino, mette insieme il cuore progettuale dell’azienda con spazi di condivisione aperti alla città: oltre agli uffici si trovano un museo aziendale, due ristoranti, uno spazio eventi, un’area ar- cheologica e anche la sede dello IAAD, l’Istituto d’Arte Applicata e Design. Un unicum nel panorama italiano. Da dove è nata l’idea? Nuvola Lavazza per noi rappresenta la sfida di un futuro in- ternazionale. Come famiglia Lavazza sappiamo di dover con- solidare l’azienda dentro un mercato senza confini, ribaden- do da un lato l’identità italiana e le radici ben salde dentro il territorio in cui siamo nati, e dall’altro l’ambizione a gioca- re la partita insieme ai più importanti player internazionali. Nuvola è un punto di arrivo di un percorso ma, soprattut- to, la partenza di una nuova era di Lavazza. Un portale con cui l’azienda torinese si presenta nei confronti del mondo e che ben rappresenta il nostro spirito imprenditoriale e i nostri valori di impresa e di famiglia. Quanti caffè beve al giorno e qual è, secondo lei, il mo- mento migliore della giornata per berne uno? Mi viene da dire che è sempre il momento giusto per un buon caffè, rifacendomi anche a un noto slogan di un nostro spot pubblicitario. In effetti, quella che vogliamo promuo- vere con Lavazza è una cultura del caffè che non si limiti a un unico momento di consumo, ma a momenti diversi per i quali offriamo tipologie di miscele differenti. Credo che condividere un caffè con qualcuno segni sem- pre l’inizio di qualcosa, è importante sottolineare la dimen- sione colloquiale del caffè. Quanti caffè bevo io? Fra i tre e i cinque al giorno! I

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