Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

50 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 Il futuro della distribuzione tra hub e academy L’EVOLUZIONE DEI CARBURANTI UGO MARIA BRACHETTI PERETTI Roma – Industria/Energia petrolifera uale è stato il suo primo pensiero quan- do ha saputo di essere stato nominato Cavaliere del Lavoro? L’onorificenza riconosciuta dal Presiden- te della Repubblica è motivo di enorme orgoglio, sia familiare che aziendale. Al momento della nomina il primo pensiero è stato per le persone che lavorano con noi. Donne e uomini straordi- nari che hanno contribuito alla crescita del nostro Grup- po, lavorando ogni giorno con passione, anche nei mo- menti di difficoltà. L’attenzione che il Presidente Mattarella rivolge al mondo delle imprese attraverso la nomina è un segnale importan- te verso i settori che rappresentiamo. Nel riconoscere meriti economici e industriali ci affida la responsabilità delle persone che lavorano con noi e delle comunità in cui operiamo. Sento forte anche l’onere delle croci al merito conferite, prima di me, a mio padre, a mio nonno e al mio bisnonno: una eredità importante da portare avanti creando oppor- tunità di lavoro nel nostro Paese. Con l’acquisizione di TotalErg, il suo Gruppo è diventato il primo player italiano per numero di stazioni di servizio di carburante. Questo passo decisivo ha avuto impatti sul rinnovamento del concept della stazione di servizio? Investire nel settore dei carburanti e della mobilità, in un periodo in cui molti operatori internazionali hanno inve- ce scelto di disinvestire dal nostro Paese, è stata una scelta coraggiosa. Una scelta coerente con il nostro dna di azien- da che da oltre ottant’anni dà energia all’Italia che si muo- ve, e che vuole continuare a farlo, cogliendo le grandi op- portunità di una mobilità in transizione. Noi crediamo che mobilità sia sinonimo di crescita, emancipazione e dinami- smo. E che debba continuare a esserlo anche nel XXI seco- lo: un paese sostenibile non è quello che si muove meno, ma quello che si muove meglio. La stazione di servizio deve aiutare questo cambiamento, facendo evolvere il proprio ruolo da mero punto di riforni- mento di carburante a vero hub multiservizi che possa sod- disfare ogni esigenza di chi si sposta. Anzitutto fornendo libertà di scelta tra prodotti petroliferi sempre più ecoso- stenibili, metano, Gnl per il trasporto pesante fino all’elettri- co ultrafast e, quando sarà maturo, all’idrogeno. Ma non è tutto: il distributore fa parte del rituale di vita de- gli italiani. Un rituale che dobbiamo rendere sempre più co- Q

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