Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

39 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 PRIMO PIANO LUCA GIAMMANCO Alfiere del Lavoro 2019 Fisica – Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Studia fisica alla Sapienza di Roma. Da cosa nasce questa scelta e che tipo di lavoro vorrebbe svolgere? Ho scelto fisica perché è la materia che più mi appassiona. In futuro mi piacerebbe lavorare come ricercatore nel cam- po delle energie rinnovabili e credo che studiare, ad esem- pio, fisica della materia possa offrire più chance rispetto ad un altro corso di studi. Come nasce questo interesse? Da piccolo guardavo tanti programmi divulgativi, sia alla Tv che su Internet. Inoltre a scuola ho avuto docenti mol- to preparati, che mi hanno fatto appassionare alla materia. Va detto poi che entrambi i miei genitori sono ingegneri, per cui fisica e matematica sono sempre stati argomenti familiari; anche con loro infatti ho potuto coltivare questa passione facendo lunghe chiacchierate. È stato ammesso al Collegio Lamaro Pozzani, ma aveva superato anche le selezioni per il Politecnico di Milano. Cosa l’ha spinta verso l’istituto dei Cavalieri del Lavoro? Prima di tutto mi attirava l’idea di frequentare un collegio. Sapevo che sarebbe stato un ambiente molto stimolante, viste le selezioni particolarmente dure, e mi piace l’idea di vivere in una comunità di studenti perché consente di en- trare più a fondo nella vita universitaria. In secondo luogo, a Milano avrei frequentato ingegneria energetica, mentre il mio interesse principale è per la fisica. Dopo i primi mesi quali sono le sue impressioni? Ottime, sia dal punto di vista della formazione che della comunità. Il fatto di essere ragaz- zi che studiano tutti materie dif- ferenti consente di affrontare gli argomenti da più punti di vista. Non è raro, ad esempio, trovare uno studente di filosofia che discu- te con un collega di ingegneria o di fisica. E poi ci sono gli incontri con gli ex allievi, con gli imprendi- tori e con ospiti di alto livello, che consentono una crescita personale enorme. Studiare fuori probabilmente la porterà ad avere una carriera lontano dalla Sicilia. Le pesa? È una cosa che a malincuore ho dovuto mettere in conto. Se andiamo tutti via non resterà nessuno a portare avanti il territorio. È un problema che va affrontato. ​ LORENZO MIGLIETTA Alfiere del Lavoro 2019 Biotecnologie mediche – Università degli Studi di Ferrara Ha scelto di studiare biotecnologie mediche. Come mai? In generale nutro un grande interesse nei confronti delle disci- pline scientifiche e allo stesso tempo mi piacerebbe in futuro lavorare in ambito medico. Ho cercato quindi un indirizzo che conciliasse i miei interessi e le mie aspirazioni. Ha già in mente un possibile sbocco lavorativo? Ci sto pensando, alla mia età si hanno tanti progetti. Vorrei lavorare presso qualche istituto all’avanguardia nel setto- re. Avverto anche un certo interes- se per il mondo della ricerca. Nel suo campo potrebbe essere ne- cessario un periodo di formazione all’estero. Come lo vive? Sono consapevole che nel nostro Paese la ricerca non sempre offre prospettive, ma la mia intenzione è di fare tutto il possibile per restare in Italia. All’estero mi vedo per pe- riodi di formazione o esperienze lavorative momentanee fi- nalizzate a migliorare le mie conoscenze. Per il resto sono molto legato al mio Paese. Come nasce la passione per la scienza? Avevo tredici anni ed ero indeciso sugli studi da intrapren- dere perché mi piacciono molto anche le lingue straniere. Ricordo che in occasione dell’Open day dell’istituto supe- riore che poi ho frequentato ci portarono a visitare alcuni laboratori per mostrarci alcuni semplici esperimenti. Fu al- lora che vidi per la prima volta un cuore, ce ne spiegarono il funzionamento e rimasi conquistato. Le lingue restano in ogni caso un suo interesse? Sì, amo viaggiare e il confronto con culture diverse dalla mia. Nel 2018 ho partecipato a un percorso Erasmus in Let- tonia. Dovevamo analizzare i problemi giovanili e realizzare dei lavori artistici che li rappresentassero. È stata un’espe- rienza costruttiva, vissuta con studenti provenienti da di- versi paesi e nella quale c’è stato uno scambio di soluzioni e di suggerimenti. Ha qualche hobby? Quando posso faccio volontariato. Per il resto mi piace leg- gere e un paio di anni fa ho vinto il Premio Asimov, per la recensione di un libro di divulgazione scientifica. Un desiderio? Non saprei, mi basterebbe essere felice. Spero che realiz- zandomi ci possa riuscire. ​

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