Civiltà del Lavoro, n. 6/2019

105 Civiltà del Lavoro dicembre 2019 VITA ASSOCIATIVA Sebastiano Maffettone, coordinatore del Comitato scien- tifico. Sella annuncia di voler proseguire in questa direzione e offre una sua personale riflessione sul tema della forma- zione. In particolare sottolinea come oggi sia necessario es- sere disponibili a continuare a studiare; non esiste più una cesura netta fra gli anni dello studio e quelli del lavoro per- ché i cambiamenti, tecnologici e non solo, sono talmen- te rapidi che diventa fondamentale aggiornare le proprie competenze. Allo stesso tempo il presidente ricorda l’im- portanza del lavoro in team – “sono le squadre che fanno il successo” – e come il procedere per obiettivi, misurando i risultati, sia essenziale. La parola passa ad Antonio D’Amato, presidente onorario della Federazione, per la prolusione. Il Cavaliere del Lavoro espone ad una attenta platea un lungo e articolato excur- sus sull’Europa e il suo futuro, con diverse osservazioni di carattere geopolitico sui principali competitor del Vecchio continente. Ricorda la genesi dell’Unione europea, il Trat- tato di Maastricht e l’“errore”, a suo avviso, di un frettolo- so allargamento ai paesi dell’Est. E poi ancora il confronto con la Cina, vero temibile avversario di oggi soprattutto dal punto di vista economico e tecnologico, insieme agli ine- vitabili interrogativi che questo gigante si porta dietro in fatto di democrazia e rispetto dei diritti civili. Per D’Amato non esistono soluzioni facili ma nessuna soluzione può fa- re a meno di un’Europa unita, “vero punto di riferimento” capace di offrire opportunità e speranza. Dopo la prolusione la cerimonia prosegue con l’interven- to della presidente Gilli, che ricorda il recente riconosci- mento come Collegio universitario di merito da parte del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca. Gilli esalta le molte peculiarità dell’istituto, che offre ad esempio un rapporto e un confronto privilegiati con la migliore im- prenditoria italiana, e mette in luce il clima armonioso che regna all’interno della comunità degli studenti. Un aspetto, questo, corroborato dalle parole del professor Maffettone che in conclusione della cerimonia sottolinea come il Col- legio desideri porsi come luogo di formazione a 360 gradi, un luogo nel quale si costruiscono relazioni che possono durare nel tempo dando vita a un network di ex allievi che ha come caratteristica principe l’eccellenza. La giornata termina con diverse premiazioni fra cui quel- la degli allievi del corso di Cultura d’impresa, che dall’anno prossimo sarà intitolato alla memoria di Valerio e Clara Gilli, i genitori della presidente della Commissione, la quale per i 70 anni dalla fondazione della propria impresa ha scelto di omaggiarne così la memoria.

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