Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2019

45 Civiltà del Lavoro novembre 2019 SPECIALE pea e ciascuno stato membro, le risorse sono state divise nel modo seguente: 20,6 miliardi dal Fesr - Fondo europeo di sviluppo regionale (infrastrutture, investimenti delle im- prese, ambiente e ricerca i settori coperti, ndr); 10,4 miliar- di dal Fse - Fondo sociale europeo (istruzione, formazio- ne, occupazione, contrasto alla povertà); 10,4 miliardi dal Feasr (agricoltura e sviluppo rurale) e 537,3 milioni dal Fe- amp (pesca). A questi si aggiungono 1,1 miliardi per i pro- grammi della Cooperazione territoriale europea e 567 mi- lioni per Garanzia Giovani. Fesr e Fse sono i fondi con la dotazione principale e di que- sta 22,2 miliardi sono stati destinati alle regioni meno svilup- pate, ovvero le cinque regioni del Sud Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; 1,3 miliardi di euro sono andati alle regioni in transizione, ovvero Abruzzo, Molise e Sarde- gna, mentre 7,6 miliardi sono andati alle regioni più svilup- pate e corrispondenti all’area del Centro-Nord. Considerando che alle risorse europee va aggiunta la quo- ta di cofinanziamento nazionale prevista per legge, il bud- get complessivo a disposizione per il ciclo 2014/2020 su- perava di poco i 75 miliardi di euro. A che punto siamo per quanto riguarda l’utilizzo? Secondo gli ultimi dati disponi- bili aggiornati al 30 giugno scorso, l’Italia ha speso soltanto il 28% delle risorse, che rientra nel 68% di risorse già impe- gnate su programmi selezionati. Volendo fare un rapido confronto con gli altri paesi euro- pei, meno bene di noi hanno fatto solo Spagna, Croazia, Slovacchia e Grecia, le cui percentuali di spesa sono rispet- tivamente 25% per le prime due e 26% e 27% le altre. In te- sta si colloca la Finlandia, con il 60% delle risorse già spe- se, mentre i nostri partner più stretti Francia e Germania hanno già utilizzato il 41 e il 39% dei fondi. Scendendo nel dettaglio dei singoli fondi strutturali la situa- zione italiana è la seguente. Per quanto riguarda le percen- tuali di spesa, il Fondo per l’agricoltura ha raggiunto il 36%, il Fondo per la pesca il 16%, il Fondo europeo di sviluppo regionale il 22%, il Fondo sociale europeo il 25% e infine Ga- ranzia Giovani ha speso il 56% delle risorse a disposizioni. Scorrendo le percentuali delle risorse già impegnate su progetti selezionati, e di cui le risorse spese citate poc’an- zi rappresentano quindi una parte, risulta vincolato per il Fondo per l’agricoltura solo il 54% delle risorse, per il Fon- do per la pesca il 39%, per il Fondo europeo di sviluppo re- gionale l’80%, per il Fondo sociale europeo il 59% mentre per Garanzia Giovani è stato impegnato l’83% delle risorse. I dati del ministero dell’Economia e delle Finanze (Monito- raggio Politiche di Coesione aggiornato al 30 giugno, ndr) ci consentono di approfondire il comportamento delle di- verse aree del Paese per ciò che riguarda i fondi Fesr e Fse. Le risorse finanziarie derivanti dai due fondi per il periodo 2014/2020 ammontano complessivamente a 54,26 miliar- di di euro. Tali risorse sono gestite attraverso 59 program- mi operativi di cui 12 sono i Programmi operativi nazionali (PON), 39 sono i Programmi operativi regionali (POR) e 8 sono i Programmi di Cooperazione Territoriale (PO CTE). Nella tabella 1 si può vedere come procedono le 3 categorie Tabella 1 - STATO ATTUAZIONE PER PO (milioni di euro) Categoria di regione Tipologia programma Risorse programmate A Impegni B Pagamenti C % Avanzamento (B/A) Avanzamento (C/A) In transizione PON 814,98 445,01 200,02 54,60% 24,54% POR 1.918,82 915,91 441,33 47,73% 23,00% Meno sviluppate PON 12.563,48 7.186,66 2.527,19 57,20% 20,12% POR 20.384,08 7.636,45 4.031,16 37,46% 19,78% Più sviluppate PON 1.607,50 1.051,25 429,38 65,40% 26,71% POR 13.197,89 7.412,92 3.955,28 56,17% 29,97% Totale PON IOG 2.785,35 1.868,94 1.221,30 67,10% 43,85% Totale PO CTE 990,51 258,64 34,11 26,11% 3,44% Totale generale 54.262,61 25.364,86 12.839,77 49,34% 23,66% Fonte: Monitoraggio Politiche di coesione, MEF - Ragioneria Generale dello Stato