Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

59 Civiltà del Lavoro luglio 2019 FOCUS l vino italiano sta avendo nel mondo un continuo successo. Nel 2018 la ven- demmia buona in quantità e qualità ha portato ancora una volta l’Italia ad es- sere in primo produttore nel mondo. Il consumo del vino italiano cresce anch’esso, in quantità e qualità. Quante volte le più famose e ascoltate riviste dedicate al vino collocano tra i primi posti i vini italiani. Certamente non tutto brilla, siamo in un mercato aperto alla concor- renza e qualità, capacità di marketing e distribuzione sono determinanti nel poter progredire sui nuovi mercati. Il vino italiano ha delle buone opportunità che devono essere con accortez- za e costanza utilizzate. Se però vogliamo dare un giudizio su buona parte dell’agricoltura italia- na vediamo situazioni difficili in quanto manca una politica che aiuti le aziende a diventare più efficienti, a produrre ricchezza e sicurezza per chi lavora. Si parla sempre del fatto che la dimensione dell’azienda agricola italiana è la più piccola per estensione dopo la Grecia, ma mai vie- ne indicata la terapia per questa deficienza. Siamo in un’agricoltura globale, l’azienda agri- cola deve avere caratteristiche ben diverse da molte che ancora vediamo quando per- corriamo le nostre campagne. Le aziende di collina e montagna sono in mol- te parti luoghi parzialmente o completamen- te abbandonati. I boschi aumentano la loro superficie, ma di fatto è boscaglia e la collina perde una regimazione idrica che consenta di evitare le frane. L’azienda agraria efficiente è un’altra cosa. Dovrà avere anche una visione diversa, I AIUTIAMO le piccole a crescere Vittorio Frescobaldi di Vittorio FRESCOBALDI

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