Civiltà del Lavoro, n. 3/2019

55 Civiltà del Lavoro luglio 2019 FOCUS l settore vinicolo italiano è stato forse uno dei pochi capace di superare la crisi di questi anni perché è stato in grado di riportare sempre risultati eccel- lenti in tutto il mondo senza scendere a compromessi e investendo sull’uni- cità dei suoi vini. Soprattutto i produttori hanno saputo valorizzare il fattore made in Italy tan- to amato dagli stranieri, che ammirano e apprezzano tutto ciò che nasce e cresce nel nostro Paese e percepiscono i prodotti italiani come garanzia di autenticità e prestigio. Internazionalizzazione è sicuramente un termine ormai ampiamente diffuso nel settore vinico- lo in cui operiamo, un punto fermo per un paese che ha voglia e necessità di ripartire. I viticul- tori e i produttori lo sanno già da tempo e negli ultimi 50 anni le crescenti esportazioni dei no- stri prodotti hanno dimostrato l’apprezzamento globale dei nostri vini. Qui emergono, però, problematiche strategiche che spesso impediscono alle imprese vinicole di esprimere al meglio le immense potenzialità che il Paese offre in questo ambito, lasciando margi- ni di miglioramento ancora molto ampi. Infatti, alla varietà e alla qualità si deve accompagnare la necessità di una buona strategia, che mira ad avvicinare il consumatore italiano e quello straniero al proprio prodotto, instaurando una fiducia basata sul valore della tradizione e dell’eccellenza. I SOSTENIBILITÀ la scelta giusta per il territorio di Bruno CERETTO

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