Civiltà del Lavoro, n. 2/2019

62 Civiltà del Lavoro maggio 2019 e classi dirigenti, pubbliche e private, prendano posizione e contribuiscano a diffondere, soprattutto tra i giovani, la consapevolezza che la vita democrati- ca di un paese poggia sul rispetto delle leggi. Quanto il fenomeno della corruzione condiziona il nostro Paese? E come pensa si possa contrastare? Per rispondere a questa domanda nel modo più sintetico ed esaustivo riporto il titolo di uno dei libri scritti sull’argomento da Raffaele Canto- ne e Gianluca Di Feo: “Il male italiano - Libe- rarsi dalla corruzione per cambiare l’Italia”. Il terribile cancro della corruzione, che agi- sce nella società come l’erba infestante in un giardino, deve, a mio parere, essere com- battuto non solo con l’applicazione della legge che, purtroppo, riesce a colpire solo un’esigua parte di corrotti e corruttori, ma anche con chiare prese di posizione delle classi dirigenti pubbliche e private, con ciò avviando un movimento di opinione che au- menti la consapevolezza dei gravissimi dan- ni prodotti dalla corruzione a tutta la col- lettività e soprattutto “a quei giovani che non credono più alla possibilità di un futu- ro nel loro Paese”. Con riferimento al mondo dell’impresa, esiste ancora oggi una cultura anti-industriale che attribuisce al privato tout court un valore negativo. Come si scardina questo modo di pen- sare, alla luce di alcuni episodi di cronaca, sia del presente che del passato, che sembrano invece dare ragione ai pareri più critici? Per troppi anni una certa cultura corrente ha negato all’impresa il ruolo fondamentale, che ha avuto nel passato e ha tuttora, come elemento trainante per determinare l’evoluzione e lo svi- luppo del benessere collettivo. È anche vero che alcuni eclatanti fatti negativi hanno contribu- ito ad accreditare questa cultura. Per superare questa opinione negativa, penso che gli imprenditori debbano innanzitutto conti- nuare a creare ricchezza e a testimoniare, senza complessi, con il loro impegno, con il rispetto Carloalberto Corneliani L GLI IMPRENDITORI siano i primi alfieri di legalità FOCUS Intervista a Carloalberto CORNELIANI di Silvia TARTAMELLA

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