Civiltà del Lavoro, n. 1/2019

DOSSIER FORUM PRIMO PIANO ORMAI è ampiamente riconosciuto che le tecnologie digitali offrono grandi opportunità alla crescita economi- ca e allo sviluppo sociale. Ma come si colgono queste op- portunità? Basta digitalizzare un’azienda per farla diventa- re più competitiva? O un ente pubblico per fargli erogare servizi più efficienti? O dotarsi di un abbonamento Inter- net a casa per migliorare la propria vita? La risposta è no. Perché i fatti tecnologici sono solo prerequisiti e la trasfor- mazione digitale è molto di più. È la visione del nuovo, di un cambiamento a tutto campo dell’economia e del- la società che richiede nuove interconnessioni fra settori, collaborazioni trasversali, lavoro di squadra, nuove com- petenze, contaminazione dei saperi. L’innovazione vera, quella che cambia l’economia e la vita, nasce da qui, dalla trasformazione delle condizioni strutturali e organizzative in cui avvengono i processi e si prendono le decisione. Velocità e pervasività delle nuove tecnologie sono i fattori che distinguono nettamente la rivoluzione digitale dalle precedenti trasformazioni industriali. Siamo solo agli inizi, ma è già evidente che algoritmi, dati, macchine, reti, stanno dando vita a un’avventura di natura globale, che sembra capace di trasformare tutto ciò che incontra nel suo cammino. I modi di produrre, di lavorare, il nostro modo di relazionarci con gli oggetti e le persone. Il futuro sembra disegnarsi sotto gli occhi con una tale rapidità che a volte possiamo avere la sensazio- ne di esserne ospiti più che protagonisti. Da qui l’emergere di paure e resistenze. Se sono reazio- ni spontanee, spesso anche comprensibili di fronte a fe- nomeni assolutamente nuovi, non rappresentano certo » PUBBLICHIAMO LO STUDIO REALIZZATO DA CONFINDUSTRIA DIGITALE PER CONTO DELLA FEDERAZIONE Nazionale dei cavalieri del lavoro

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