Civiltà del Lavoro, n. 1/2019

INCHIESTA CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2019 51 L’Italia è ancora ben lontana da questi scenari. La ferrovia cargo è ancora una soluzione molto marginale, mentre continua ad aumentare il traffico di camion e tir. Ciò avviene anche a causa della mancanza degli incenti- vi che potrebbero spingere le aziende a scegliere questo tipo di trasporto. È un peccato perché un buon sistema ferroviario cargo, sfruttato nell’ottica delle sue potenzia- lità di movimentazione delle merci, permetterebbe l’Ita- lia di valorizzare la sua strategica posizione geografica. Continuare a ignorare le vie ferrate ci rende uno Stato len- to, inquinato e a rischio di ancora maggiore congestione, dato che le arterie stradali faticano già ora a reggere at- tuali volumi di traffico. La questione è valida anche nell’ottica della movimenta- zione merci su gomma a supporto del cargo aereo. Non dimentichiamo i danni della rete autostradale, che l’Italia subisce in maniera permanente, dovuti al traffico passivo dei camion che attraversano il nostro territorio naziona- le, diretti verso gli aeroporti stranieri. Oltretutto, dal punto di vista commerciale, si tratta di traf- fici, potenzialmente intercettabili, che oggi finiscono all’e- stero: a Francoforte o ad Amsterdam, dove trovano con- dizioni commerciali e un livello di preparazione della rete infrastrutturale più efficienti e rapidi rispetto all’Italia. La sostenibilità ambientale rappresenta, quindi, una reale opportunità di crescita e la logistica è un ambito che, se orientato alla risoluzione delle problematiche ambientali, costituisce una chiave strategica di sviluppo e innovazione. In questo contesto si inserisce anche il concetto della city cargo logistics, basata su programmazione, gestione e co- ordinamento dei traffici delle merci in città, con l’obiettivo di migliorarne efficienza ed efficacia. Riduce al contempo gli effetti negativi dei processi logistici sull’ambiente e di- venta così una soluzione sempre più green. Si basa di fatto sul trasporto e la consegna delle merci negli orari notturni, sulla creazione di piattaforme urba- ne con funzione di centri di raccolta e di smistamento lo- calizzate nelle prossimità del centro città e, infine, sull’u- tilizzo nella distribuzione dell’ultimo miglio dei veicoli a basso o nullo potere inquinante, che consente una note- vole riduzione dell’impatto ambientale. L’attività di consegna notturna ha un impatto particolar- mente rilevante in quanto porta a una diminuzione signi- ficativa del numero dei veicoli che circolano in città nel- le fasce diurne e di conseguenza anche alla diminuzione dei consumi e delle emissioni nocive che questi mezzi producono. Come imprenditore credo fortemente in un sistema di re- te, in cui l’Italia deve essere connessa all’Europa e al re- sto del mondo. Occorre connettere tutto il Paese, dotando l’Italia di un sistema infrastrutturale moderno ed efficien- te, costruito con regole chiare, risorse adeguate e tempi certi, con l’obiettivo di assicurare alle merci la piena mo- bilità sul territorio nazionale e garantire l’accessibilità ai mercati internazionali. Affinché questo sia possibile occorre un nuovo modo di la- vorare, una nuova modalità di pianificazione, programma- zione e progettazione, basata sul dialogo costruttivo tra il pubblico e privato e sulla maggior attenzione agli aspetti di innovazione e sostenibilità che impattano in modo ir- reversibile nel contesto in cui ci muoviamo. • Piero Carlo Bonzano è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2013. È presidente di BCUBE, leader internazionale nel settore della logistica integrata, caratterizzata da una forte presenza internazionale con oltre 120 sedi operative e con 6.000 dipendenti

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