Civiltà del Lavoro, n. 1/2019

CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2019 19 creazione di un’unione economica generale e una unione in campo nucleare; sorgevano così i Trattati di Roma del 25 marzo 1957 con l’atto costitutivo della Cee (Comunità eco- nomica europea) e della Ceea (Comunità europea energia atomica o Euratom) che andavano ad aggiungersi alla Ceca. I Trattati di Roma entrarono in vigore il primo gennaio 1958. Delle tre Comunità la Cee era di gran lunga la più impor- tante e tramite questa negli anni ‘60 si assistette alla costi- tuzione di un’unione doganale e della maggior parte delle organizzazioni di mercato, strumenti attraverso i quali si è proceduto al processo di integrazione fra gli Stati membri. Nello stesso periodo, però, l’Europa comunitaria registrò una grave crisi: la Francia nel 1965 ritirò i propri rappresentan- ti perché De Gaulle perseguiva un progetto europeo in cui confluissero principi federalisti, ma in una “Europa delle Pa- trie”, cioè in un federalismo estremamente condizionato. A partire dai primi anni ’70 il processo di unificazione vide l’ampliamento della Comunità da sei a dodici Stati con la Gran Bretagna, la Danimarca e la Repubblica d’Irlanda en- trati dal primo gennaio 1973, la Grecia dal primo gennaio 1981, la Spagna e il Portogallo dal primo gennaio 1986 e l’elezione a suffragio universale del Parlamento europeo. Solo nella seconda metà degli anni ’80 la costruzione dell’Eu- ropa registrò significative accelerazioni, fu seguito il meto- do di modifiche successive dei trattati a favore della sfera di competenze della Comunità. In tale prospettiva fu ap- provato il Patto unico europeo (Pue) firmato nel febbraio 1986 a Lussemburgo e all’Aia, e successivamente il Tratta- to sull’Unione europea (Tue) firmato a Maastricht, nei Paesi Bassi, il 7 febbraio 1992. Con questi due atti vennero inclu- si nell’integrazione europea settori quali la politica estera, la difesa e una stretta cooperazione nel campo della giu- stizia e degli affari interni. Una delle più rilevanti realizzazioni dell’integrazione euro- pea fu l’unione economica e monetaria, che entrò nella sua fase conclusiva il primo gennaio 1999 con l’introduzione della moneta unica, l’euro, in dodici Stati membri, divenu- ta effettivamente circolante il primo gennaio 2002. Oggi è adottata da 19 dei 27 Stati membri dell’Unione. Il crollo della cortina di ferro e dell’Unione Sovietica pose- ro il tema dell’allargamento dell’Unione europea ai paesi dell’Europa centro-orientale, che sollevò problemi di mag- giore complessità; tali paesi si posero faticosamente in con- dizioni economiche e giuridiche tali da poter rispettare con- cretamente il diritto comunitario. Negli accordi erano previste clausole relative al rispetto dei principi di democrazia e dello stato di diritto; il diritto dell’uo- mo e delle libertà fondamentali; il rispetto di tali principi divenne una condizione per l’ammissione all’Unione euro- pea; così nel 1995 entrarono a far parte dell’Ue l’Austria, la Finlandia e la Svezia. Nel 2001 il Consiglio europeo pose all’ordine del giorno il problema di un trattato per la stesura di una Costituzione per dare un assetto istituzionale vincolante della Ue. Il pro- getto del Trattato che adottasse la costituzione dell’Europa fu firmato a Roma il 29 ottobre 2004. Ma il processo di ra- tifica si arenò e fu quindi abbandonata la prevista Costitu- zione a favore di un nuovo progetto di trattato diretto non a sostituire, ma a rivedere i trattati in vigore. Nel 2004 fecero il loro ingresso Cipro, Estonia, Lettonia, » I Trattati di Roma del 1957

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