Civiltà del Lavoro, n. 6/2018

INCHIESTA CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2018 31 INCHIESTA NON SOLO TAV L’ITALIA IMMOBILE A RUBARE la scena dello spettacolo delle incompiute nel dramma farsesco delle politiche infrastrutturali del no- stro Paese sono senz’altro loro: la Tav e la Tap. Da Nord- Ovest a Sud-Est, l’Italia dei “no”, tra una mezza marcia indietro e un inevitabile bagno di realtà, rischia di para- lizzare l’intero sistema. Dove per sistema, sia chiaro, si in- tende molto concretamente la possibilità di creare e tro- vare lavoro, comprare merci e materie prime a prezzi più convenienti, accedere più facilmente a servizi, razionaliz- zare il traffico, ottimizzare quello su gomma aumentan- do quello su ferro per la gioia di ambiente e portafogli. Insomma, paralizzare il sistema significa molto semplice- mente ostacolare la possibilità di vivere meglio. Ebbene, oltre la linea dell’Alta Velocità Torino-Lione (Tav) e il trat- to pugliese del gasdotto Trans Adriatic Pipeline (Tap), in tutto poco più di 53 chilometri di tubazioni (45 in mare e 8 interrati) su un totale di 878 per connettere l’Italia ai giacimenti di gas naturale di Shah Denizin in Azerbaijan, c’è una rete di opere altrettanto strategiche su cui pare levarsi la scure della decrescita (in)felice. Al di là di sit-in di protesta e cantieri scortati come nem- meno carceri di massima sicurezza, che il Paese stia at- traversando rapporti complicati con sviluppo e moder- nizzazione lo testimonia in modo eloquente anche solo il fatto che l’Ance, l'Associazione nazionale dei costrut- tori edili, abbia deciso di aprire un sito dall’eloquente »

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