Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2018 26 FOCUS Europa. Le invenzioni principali nel campo dell’IA e dell’ap- prendimento profondo sono arrivate dall’Europa, così co- me il world wide web e lo stesso computer. Vorrei sottolineare che al momento la maggior parte dei profitti in questo campo sono nel marketing. Il marketing costituisce forse l’uno o il due percento di tut- ta l’economia. Facebook, Tencent, Alibaba, Amazon, usa- no tutti delle LSTM e altre reti del genere per prevedere quale annuncio desiderate vedere e, considerati gli arti- coli di giornale che avete già letto, quale articolo deside- rate leggere successivamente, in modo da farvi rimanere più a lungo sulla piattaforma, e così che aumenti la pro- babilità che clicchiate su un annuncio. Questo è sufficiente a far sì che queste aziende siano pra- ticamente le più importanti al mondo. Ma si tratta solo dell’uno o due percento dell’economia mondiale, mentre una più grande fetta dell’economia sarà colpita dalla pros- sima ondata di intelligenza artificiale, che riguarderà i ro- bot intelligenti, tema affrontato da dieci anni e anche più, da quando siamo in grado di utilizzare le LSTM per i robot. Per questo settore si prospetta un brillante futuro, e sarà importante per tutta l’Europa, in particolare l’Europa Cen- trale, includendo l’Italia del Nord, la Germania del Sud, la Svizzera, e tutti quei luoghi dove si fabbricano macchine e robot. Dico sempre che non vi è nessuna parte del mon- do che è più predestinata ad avere un ruolo chiave per la prossima ondata di intelligenza artificiale che riguarde- rà le macchine intelligenti. Attualmente, quello che ave- te sui vostri smartphone è un riconoscimento passivo dei pattern. Sa eseguire il riconoscimento vocale e sa tradur- re, ma non ha le dita. Non è come un robot o una mac- china. E questo cambierà totalmente. Tutte le macchine saranno intelligenti. Avranno telecamere – ce le hanno già – e altri sensori, tradurranno, dovranno imparare come i bambini a tradurre i loro sensori di input in azioni, per controllare processi, industrie, automobili, e tutti i tipi di macchine. E qual è il luogo in cui le macchi- ne vengono fabbricate? È sempre l’Europa. Non è l’Ame- La rivoluzione digitale è una trasformazione sociale. È questo il filo rosso che lega gli interventi della ta- vola rotonda con “Si torna sulla terra” con la tavola rotonda animata da Gianfranco Carbonato, presiden- te Prima Industrie, Luigi Nicolais, professore emerito della Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e David Orban, docente e advisor della Singularity University della California. “Mi sono laureato in occasione della terza rivoluzione industriale, nasceva l’informatica e cominciavamo a lavorare su computer per riconoscimento vocale. L’on- da che oggi dobbiamo cavalcare è nata 40 anni fa e da allora è andata propagandosi”, sottolinea Carbo- nato, per poi fare un “appunto” di natura terminolo- gica e semantica. “L’acronimo 4.0 nasce in Germania nel 2011 con il nome di Fabbrica 4.0. Poi ci si è resi conto che era riduttivo, e quindi si è parlato di Indu- stria 4.0 e oggi parliamo di Impresa 4.0. Io credo che a breve dovremo parlare di Società 4.0. Le nuove tec- nologie non cambiano i modi di fare ricerca o busi- ness ma il nostro modo di concepire la quotidianità e Scenario tecnologico: l'intelligenza artificiale cambierà tutto - Tavola rotonda La vera trasformazione è sociale

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