Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

DALLE FONDAZIONI CIVILTÀ DEL LAVORO II - 2018 78 costruzioni, quando operano attraverso i cantieri, modifi- cano il contesto ambientale, creando vere e proprie feri- te nel territorio. Tutto ciò va trasformato in un’opportunità da utilizzare per instaurare un processo di comunicazione continua fra impresa, enti, committenti, ambiente circo- stante, rendendo il cantiere un evento straordinario, dun- que un ‘avvenimento’ grazie al quale far conoscere a tutti coloro che vivono sul territorio interessato ciò che si sta realizzando e le sue finalità, trasformando il cantiere in uno strumento di comunicazione al servizio dell’ambien- te e della collettività”. Le modalità di intervento traggono ispirazione da un pro- cedimento denominato “Laboratorio Restauro Nuovo So- stenibile”, descritto da Dioguardi nel volume “Nouvelle Alliance pour le Troisieme Millenaire” edito in Francia nel 2016 da Hermann (pubblicato in Italia per FrancoAngeli, Milano, 2014), dove si propone una “Italian way of doing restoration”, nel più generale contesto del made in Italy esportabile all’estero, caratterizzato da una forte compo- nente culturale. La peculiarità del processo risiede nell’associare all’azione del costruire una forte attività di comunicazione, di for- mazione e di integrazione sociale per tutta la sua durata. Per trasformare un evento disagevole per la collettività in opportunità di conoscenza è, infatti, necessario agevolare la comprensione da parte dei cittadini del passaggio dal disegno alla realtà, avvicinandoli alle tecniche costruttive e consentendo loro di visualizzare le operazioni in corso. La prima sperimentazione di questa filosofia imprendi- toriale si è avuta in Francia nel 1993, in occasione della realizzazione, da parte del Gruppo Dioguardi Costruzio- ni, del parcheggio interrato sulla storica piazza dei “Céle- stins” a Lione. A questa prima esecuzione ne sono seguite altre, sempre in Francia: nel 1994 è la volta del “Chantier événement pour la Résidence d’Arvigny” dove, in occasione della re- alizzazione di un nuovo complesso residenziale a Nancy, furono protagoniste le scuole del quartiere e gli studenti vennero invitati a realizzare opere di pittura murale sul- la recinzione del cantiere, seguiti da artisti-writer. La re- cinzione divenne un elemento di unione e non di sepa- razione, nonché elemento temporaneo di riqualificazione ambientale. Successivamente, nel 1996, il cantiere-evento “Saint-Jo- seph chantier événement” di Parigi, realizzato in occasio- ne della ristrutturazione di un ospedale, vide il coinvolgi- mento del personale medico e ospedaliero nel processo di trasformazione del luogo di lavoro. Quindi, un metodo italiano esportato e sperimentato in Francia che adesso sarà presente fino al 30 giugno anche a Milano. “A partire dal Teatro Lirico di Milano – racconta Francesco Maggiore, presidente della Fondazione Dioguardi – il pro- getto intende elaborare un vasto programma per la rige- nerazione delle aree urbane degradate. Stimolando una nuova partecipazione consapevole dei cittadini, vogliamo instaurare l’antica dignità di ‘quartieri’ per la diffusione di una cultura urbana tale da valorizzare le periferie come luo- ghi tipici per un nuovo sviluppo qualitativo delle città”. • Flamina Berrettini

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