Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

DOSSIER CIVILTÀ DEL LAVORO II- 2018 67 rispetto al Mediterraneo e alla Via della Seta”. “Per cre- scere – aggiunge – le aziende devono necessariamente avere una forte componente di internazionalizzazione. Il solo mercato domestico non basta”. È per questo che la Getra volge lo sguardo “a quelle aree di mercato che più investiranno nel settore energetico nei prossimi decenni”. E dunque, nell’ambito delle fonti rin- novabili, parliamo dell’eolico nel Mare del Nord e del so- lare fotovoltaico nel Nord Africa. Nel caso della Di Leo, la strategia di crescita è differente. Operando in larga parte nel mercato domestico, in quan- to la biscotteria è usata per la prima colazione soltanto in Italia, la via scelta dall’imprenditore lucano è stata quel- la di valorizzare le specialità territoriali oppure di creare e nuove nicchie, come è accaduto con il lancio dei pro- dotti senza olio di palma nei primi anni Novanta. “Finora è stato ‘facile’ diventare i grandi dei piccoli – conclude Di Leo – oggi siamo diventati i piccoli dei grandi e abbiamo davanti a noi aziende molto grandi con le quali confron- tarci. Come dico sempre ai miei ragazzi, adesso la sfida è più emozionante”. • Silvia Tartamella Confindustria, che ha costituito un gruppo tecnico dedicato proprio a queste strategie, nella convinzione della necessità di mettere a sistema le singole azioni degli imprenditori. Assolutamente non da meno la nostra Federazione, che sta investendo risorse ed energie in una serie di progetti di forte matrice culturale. Si tratta di iniziative importanti, dalla digitalizzazione dell’Ar- chivio storico dei Cavalieri del Lavoro ai convegni specifici in tema di cultura e di partecipazione dei privati alla pro- mozione del nostro patrimonio culturale, suggellate da un protocollo d’intesa con il Mibact. Da non trascurare, infine, la valorizzazione della cultura nell’ambito della propria impresa, attraverso la creazione di musei e archivi d’impresa. A questo si aggiunge lo storytelling, che non comunica solo la storia di un’azienda, ma ne trasmette idee, valori e filosofia che la ispirano. Se oggi è di moda, e addirittu- ra negli Stati Uniti il “Corporate Storytelling” è una strate- gia codificata, ebbene noi al Sud abbiamo tanto da rac- contare, specie nelle imprese familiari. Sono sogni diventati realtà, che hanno il loro fondamen- to nell’attitudine a recuperare antichi valori e nella de- terminazione a porsi obiettivi ambiziosi da condividere dentro e fuori l’ambito aziendale, con effetti benefici per il territorio. • Giuseppina Amarelli Mengano, Presidente Amarelli Sas Giuseppina Amarelli Mengano è stata nominata Cavaliere del Lavoro nel 2006. Presidente della Amarelli di Rossano, una delle più antiche imprese familiari che produce liquirizia sin dal 1731, leader mondiale del settore. Con gli altri membri della famiglia ha fondato il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, unico del suo genere nel mondo. Pietro Di Leo è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2017. È amministratore unico della Di Leo Pietro, azienda attiva nella produzione di prodotti da forno. Con sei linee di produzione completamente automatizzate e tecniche di lavorazione artigianale. Ha una capacità produttiva annua di 180.000 quintali. È presente in Australia, Canada, Israele e Stati Uniti. I dipendenti sono 48. Marco Zigon è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2017. È presidente di Getra, azienda di famiglia attiva nella progettazione e produzione di trasformatori elettrici di grande e media potenza. Con cinque società, due stabilimenti in Italia e due filiali estere è presente nel Nord Europa, Regno Unito, Medio Oriente, Nord Africa e America Latina. 80% l’export, 300 i dipendenti.

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