Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO II- 2018 39 INCHIESTA Gli ultimi modelli sono oggi connessi e sempre più smart con l’intelligenza non più a bordo macchina ma sul cloud. I robot acquisiscono personalità elettronica (simile a quella giuridica): comunicano, interagiscono, prendono decisioni ed hanno responsabilità. Grazie a un piccolo device targato Zucchetti Centro Sistemi ci si può connettere e interagire con il robot sempre, ovun- que e comunque con il proprio smartphone. Vantaggi consistenti anche dal lato del produttore e della rete vendita che possono valutare, controllare e monitora- re prestazioni e funzionamento grazie ai dati che il robot connesso è in grado di mandare al Cloud. Si parla quindi di manutenzione predittiva, monitoraggio co- stante ovvero un miglioramento dei servizi di assistenza e post vendita con innalzamento del valore dell’oggetto stesso. In un prossimo futuro potremo rivoluzionare la distribuzio- ne sul mercato di questi robot introducendo il pay per use. Potremmo quindi dire che un bene 4.0 ha un ciclo di vita più lungo rispetto a un prodotto non intelligente: l’IoT ne accresce il valore aumentando quindi il fattore competiti- vità, staccandoci dunque dalle logiche di abbassare i prez- zi per rimanere sul mercato e con il rischio di rimanere schiacciati dalle politiche dei prezzi aggressive del Far East. La tecnologia deve aiutare a ridare valore alla industria italiana. Il mercato dell’IoT sta crescendo in modo sensibile con un valore di 3,7 miliardi di euro ma siamo ancora agli albori. Oggi ci possiamo proporre con una varietà di soluzioni IoT che garantiscono tracciabilità, sicurezza, flessibilità, veloci- tà e controllo, con meno errori, meno costi fissi legati a la- vori meccanici e manuali. Questo punto non deve essere letto però come una mi- naccia ai posti di lavoro, bensì come nuove opportunità. È in atto una trasformazione anche delle occupazioni, le im- prese stesse si ritroveranno a poter gestire maggiori margini che dovranno necessariamente per poter continuare la lo- ro opera di sviluppo e crescita ad effettuare nuovi investi- menti in sviluppo, formazione e inserimenti di nuove risor- se necessarie per gestire la quarta rivoluzione industriale. Aver lavorato all’interno della mia azienda sul fattore inno- vazione ha portato risultati brillanti negli ultimi dieci anni. Abbiamo registrato una crescita del fatturato del 25% ri- spetto al 2016 (65 milioni nel 2017) con un aumento me- dio di quasi il 10% negli ultimi 15 anni. Dato ancor più po- sitivo: la crescita negli anni della redditività dell’impresa e in termini di percentuale, si registra un dato positivo a dop- pia cifra rispetto all’anno precedente sia per il gross mar- gin e sia per l’Ebitda. Fabrizio Bernini è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2017. È presidente di Zucchetti Centro Sistemi, da lui fondata come software house, oggi leader internazionale nel settore della robotica e dell’automazione per il giardinaggio, la casa e l’uso domestico. Presente in oltre 50 paesi, è titolare di 110 brevetti relativi a 50 invenzioni. 65% l’export, 210 i dipendenti. Conseguentemente molti gli investimenti sul fronte ricerca e sviluppo, potenziamento della compagine aziendale, nuo- ve infrastrutture eco e green ma soprattutto risorse uma- ne e formazione. Oggi contiamo più di 240 persone di cui il 55% millennial e post millennial con forti competenze tecniche e un buon bagaglio di soft skill, ai quali cerchiamo di stimolare la creatività e la libertà di pensiero integrando l’esperienza e il know how dei senior. Creatività, entusiasmo, passione, responsabilità per il pro- prio lavoro, etica e rispetto della persona sono i valori che amo condividere con tutto il mio gruppo in azienda. Sono fermamente convinto che il connubio tra la creativi- tà italiana e l’adozione intelligente delle nuove tecnologie ci permetterà di ottenere, nel prossimo futuro, risultati di eccellenza produttiva riscoprendoci un grande Paese ma- nifatturiero. •

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